Bollo auto 2024, chi paga e chi no: tutte le esenzioni previste e come ottenerle

Pagare il bollo auto è obbligatorio per tutti? Di seguito le esenzioni previste per il prossimo anno, ecco le categorie che potranno evitare di corrispondere la tassa.

Il bollo auto è un’imposta sul possesso del mezzo, quindi una tassazione a gestione regionale, con l’eccezione del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna dove la gestione è direttamente quella dell’Agenzia delle Entrate.

conducenti e auto esenti dal bollo
Come regolarsi con il bollo auto, chi non paga – abruzzo.cityrumors.it

La tassa automobilistica deve essere versata da tutti i proprietari di vetture presenti nel Pubblico Registro Automobilistico, dagli utilizzatori dell’auto con noleggio a lungo termine senza conducente, dagli utilizzatori in caso di contratto di leasing, usufrutto e acquisto con patto di dominio riservato. Da questa breve panoramica potrebbe sembrare che tutti sono tenuto al suo pagamento. In realtà alcuni automobilisti sono esentati, vediamo di chi si tratta.

Le esenzioni previste per il bollo auto, come regolarsi

La prima osservazione da fare è che essendo una tassa a gestione regionale occorre fare riferimento ai singoli regolamenti locali per avere le idee chiare su pagamenti ed esenzioni. L’esenzione del bollo, che molto spesso è temporanea, non coinvolge allo stesso modo tutti i tipi di veicoli.

chi non deve pagare bollo auto
Esenzioni bollo, controllare regolamenti regionali – abruzzo.cityrumors.it/

Tra questi vi sono innanzitutto i veicoli ibridi ed elettrici; oltre a questa categoria sono interessate dalle esenzioni dal versamento del bollo anche le vetture di interesse storico o automobili d’epoca con almeno 30 anni dall’immatricolazione. Le esenzioni come accennato variano da regione a regione. Per esempio la Val d’Aosta prevede l’esenzione per le auto ibride immatricolate dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022.

I veicoli elettrici immatricolati dal 1° gennaio 2019 godono di esenzione di altri tre anni, oltre ai 5 previsti dalla legge. Sono esenti anche le vetture di enti del terzo settore. Esenzioni del genere esistono per tutte le altre regioni del Nord d’Italia, occorre quindi verificare ogni singola situazione per non incorrere in errori e dimenticanze, ma comunque sono sempre coinvolte auto con limitato impatto ambientale e vetture storiche segnate nell’apposito registro, o vetture ad uso disabili.

Nel Centro Italia esenzioni sono riconosciute a conducenti disabili o per il loro trasporto, così come per le organizzazioni di volontariato, per le vetture storiche. Nel caso di mezzi ibridi o elettrici vi sono delle riduzioni sostanziose entro i termini temporali nella misura indicata dalle normative locali. Questo vale per Toscana, Marche, Umbria, Lazio.

Anche nel Sud della penisola sono presenti delle esenzioni regionali che coinvolgono vetture con conducente disabile o per il traporto di soggetti disabili, vetture di valore storico e mezzi a basso impatto ambientale di tipo elettrico e ibrido. Anche nelle Regioni meridionali dalla Campania, alla puglia e via di seguito si deve far riferimento ai regolamenti del posto per avere la certezza delle esenzioni e delle riduzioni.

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