Pagare una bolletta dopo la scadenza è possibile: ecco il metodo, così eviti di finire in mora e soprattutto di spendere soldi in più.
Tra caro bollette, carburante qualsiasi spesa che all’improvviso ci piove addosso, pagare entro i termini stabiliti sta diventando un bel problema. Soprattutto per le bollette, ormai alle stelle, in particolar modo al nord. Sì, proprio la parte d’Italia più industrializzata ma maggiormente colpita dal nuovo caro bollette.
Secondo un’indagine annuale di CGIA, è stato di ben 457 euro il rincaro per le famiglie del nord-est nell’ultimo anno, un incremento considerevole del 44%: tanto per capirci nel resto dell’Italia l’aumento è stato “solo” del 26%, pari a 328 euro.
Al di là dell’impennata all’andamento dell’inflazione maturata nel settore energetico, nel Nordest maggiore e più significativa rispetto al resto dell’Italia, sempre più famiglie non riescono a pagare le bollette entro la data di scadenza. A queste aggiungiamoci le persone distratte, che si dimenticano le scadenze, e la frittata è fatta. Loro, ma anche tutti gli altri, devono sapere che se paghi entro una certa data le bollette scadute, eviti la mora. Il che alla fine può essere considerato un guadagna.
Nessuna vergogna: vuoi per dimenticanza, vuoi perché al lavoro lo stipendio arriva sempre con qualche giorno di ritardo (magari ci sono feste, ponti, sabato e domenica) , vuoi per qualsiasi motivo, capita che scada una bolletta e noi non l’abbiamo ancora pagata. Ci si può salvare in corner.
Molto dipende dalle società con cui è stato sottoscritto un contratto, di solito vengono inviati solleciti di pagamento prima di una bolletta “alterata” dalla mora. Solitamente c’è un margine di tolleranza identificabile in una ventina di giorni.
In molti casi, inoltre, viene concesso un periodo di grazia dopo la scadenza della bolletta, durante il quale il cliente può ancora effettuare il pagamento senza incorrere nella sospensione della corrente. È qui che non possiamo sbagliare.
Pagare in questo frangente comporta in primis la non sospensione della corrente. Arrivare alla sospensione della corrente è un bel guaio: se non si paga il corrispettivo dopo l’avviso di sospensione, verrà disconnessa la corrente, il che significa che solo dopo il pagamento della morosità (con interessi annessi) si avrà accesso alla fornitura elettrica. Per il gas, di solito, il sollecito di pagamento avviene entro 15 giorni dalla data di scadenza.