Nonostante l’inverno insolitamente mite (almeno finora), non c’è sollievo sul fronte delle bollette dell’energia: ecco gli aumenti a carico dei consumatori.
Il grande freddo più volte preannunciato nelle scorse settimane non si è ancora abbattuto sull’Italia, salvo qualche eccezione. L’inverno che stiamo attraversando passerà alla Storia come uno dei più miti e anomali di tutti i tempi: poco gelo, zero neve o quasi, piante e alberi da frutto in fiore e scene da vacanze estive su certi litorali. Ma a riversare una doccia fredda – questa sì – sulle spalle dei consumatori italiani ci pensano le proiezioni sui prossimi aumenti delle forniture energetiche, e dunque delle bollette di luce e gas, da cui nessuno di noi può scappare.
La cifra che sta girando in queste ore ha messo in allarme tutti quei cittadini – e sono milioni – che già faticano ad arrivare alla fine del mese, tra crisi economica, incertezza geopolitica, spirale inflazionistica, e chi più ne ha più ne metta. Si parla di ben 207 euro in più per la sola bolletta del gas. Il tutto a causa della fine del taglio dell’Iva e degli oneri sociali. Vediamo più nel dettaglio cosa ci aspetta nei prossimi mesi.
La nuova stangata sul conto di luce e gas
Calcolatrice alla mano, il ritorno dell’Iva sul gas al 22% nel 2024 farà aumentare la bolletta di 162 euro all’anno a famiglia, mentre il ripristino degli oneri di sistema costerà altri 45 euro annui. Il conto è presto fatto: la fine del calmiere sulle bollette del gas, messo in campo dal governo all’inizio della crisi energetica, costerà alla famiglia-tipo ben 207 euro in più all’anno.
A segnalarlo è in particolare l’Unione nazionale consumatori (Unc), sulla base delle previsioni di Nomisma Energia. E la stessa Unc bolla questo aumento sulla bolletta del gas come una “tassa Meloni” di cui faranno le spese i cittadini.
Tutto questo mentre l’inflazione continua a correre. In base ai dati provvisori di gennaio resi noti dall’Istat, il dato annuo è pari +0,8%, rispetto allo 0,6% del mese precedente. Ma a destare allarme è soprattutto l’aumento su base mensile dello 0,3%, superiore al +0,2% di dicembre e in netta controtendenza rispetto al calo dello 0,5% di novembre.
Con un balzo mensile dello 0,9% per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche: addirittura il triplo rispetto al +0,3% dello scorso dicembre.