A partire da gennaio, chi non ha optato per alcuni gestori di gas presenti sul mercato subirà un aumento: fino a 250 euro in più a famiglia. Ecco le cifre.
Le bollette del gas sono pronte a far lievitare ancora i costi, ma c’è un aspetto che potrebbe passare inosservato: chi non ha ancora scelto un fornitore tra quelli più competitivi rischia di trovarsi con un salasso inaspettato.
Questa è una premessa di ciò che sta per accadere nel mercato del gas, che da qualche anno a questa parte si trova in continua fluttuazione. Nel dettaglio, nei mesi a seguire si prospetta un cambiamento significativo che porterà moltissime famiglie a dover pagare cifre più alte di quanto stimato verso la fine dell’estate.
Nonostante una lieve diminuzione del prezzo della materia prima, dovuta alla stabilizzazione dei mercati internazionali, le bollette saranno più alte per diversi motivi. Innanzitutto, il ritorno dell’aliquota IVA al 22% dal 5% (che era stata ridotta nel periodo emergenziale), insieme al ripristino degli oneri di sistema, aumenterà i costi complessivi. A risentirne maggiormente, tuttavia, saranno alcuni consumatori.
Bollette del gas: chi rischia l’aumento
Nel mese di ottobre, il prezzo del gas per gli utenti vulnerabili è aumentato del 5,3% rispetto al mese precedente, portando un’aggiunta di circa 64 euro all’anno per una famiglia tipo che consuma 1.100 metri cubi di gas.
Sebbene questa cifra sembri modesta, la situazione potrebbe peggiorare drasticamente per chi è rimasto nel mercato tutelato e non ha ancora fatto la scelta di passare a un fornitore del mercato libero. Per i clienti che hanno scelto di rimanere nella maggior tutela, infatti, i rincari potrebbero lievitare, raggiungendo anche i 250 euro all’anno per molte famiglie.
Questa crescita, come già spiegato, è in parte attribuibile all’aumento dei prezzi all’ingrosso e al rialzo di alcune componenti legate al trasporto e alla gestione del contatore.
In un mercato dove i prezzi oscillano ancora intorno ai 40 euro per megawattora, l’aspettativa è che, a meno di un cambiamento sostanziale, le bollette non scenderanno nei prossimi mesi. Piuttosto, con la fine dell’era emergenziale e il ritorno alla normalità, i rincari potrebbero farsi sentire in modo concreto.
In questo contesto di incertezze, optare per una tariffa fissa potrebbe risultare una scelta vantaggiosa per chi desidera proteggersi dalle fluttuazioni del mercato. Con questa opzione, infatti, è possibile bloccare il prezzo per un periodo determinato, solitamente 12 o 24 mesi, così da ridurre il rischio di ulteriori aumenti improvvisi e mantenendo una maggiore stabilità nelle bollette laddove regna ancora troppa incertezza.