Sarà un autunno caldo, anzi, caldissimo: ecco la mappa dei rincari (alcuni pazzeschi) che coinvolge ogni settore
Un circolo vizioso da cui sembra che non si riesca a uscire mai. È quello dei rincari, che ormai subiamo da diversi mesi. Se lo scorso inverno non è stato affatto facile per tutti noi, quello che vivremo finita l’estate, potrebbe essere ancora peggio: ecco tutti i rincari che ci aspettano.
Da mesi, infatti, combattiamo con una inflazione galoppante che ha eroso il potere d’acquisto di ognuno di noi: mentre ogni spesa cresce, gli stipendi e gli introiti restano sempre gli stessi.
E così, nel corso dei mesi, abbiamo visto bollette di luce e gas gonfiarsi senza fine, ma anche un listino dei prezzi del carburante che ha colpito soprattutto chi usa il mezzo per lavoro o i tanti vacanzieri di quest’estate: ad oggi, è assai probabile che voi possiate trovare diesel e benzina a oltre due euro al litro.
È solo una delle voci che hanno gonfiato e stanno gonfiando i costi delle nostre vacanze, dato che caro biglietti, aumenti dei prezzi della ricettività e rincari esorbitanti persino su lettini e ombrelloni, contraddistinguono questa stagione 2023.
Tutti i rincari dell’autunno
Sarà un autunno caldo, anzi, caldissimo. Secondo Assoutenti “la spesa per cibi e bevande di una famiglia tipo” salirà “nel periodo settembre-dicembre di ben 205 euro rispetto allo stesso periodo del 2022”. Sempre secondo le associazioni che tutelano i consumatori, i prodotti alimentari costano il 10,7% in più rispetto allo scorso anno.
Con la riapertura delle scuole, poi, Assoutenti preannuncia un salasso sulla spesa legata al materiale scolastico: +50 euro per il corredo, +45 euro per i libri. Ma i rincari interessano gli ambiti più disparati, con un +28 euro nel comparto ristorazione.
Per porre rimedio e arginare una ulteriore sciabolata dell’inflazione, il Governo presieduto da Giorgia Meloni è al lavoro per far partire dall’1 ottobre il cosiddetto trimestre anti-inflazione. L’Esecutivo si sta confrontando (non senza fatica) con aziende produttrici e con i marchi della grande distribuzione per calmierare i prezzi, dato che per milioni di italiani recarsi al supermercato per fare la spesa è diventato un vero e proprio incubo.
Da queste non facili interlocuzioni, dovrebbe scaturire abbattimento dei prezzi del 10% per il cosiddetto ‘carrello della spesa’, con un risparmio potenziale di 4 miliardi di euro in favore delle famiglie. Basterà?