I lavoratori, durante il prossimo anno, potrebbero percepire delle buste paga più alte in virtù di alcune misure che faranno salire gli stipendi.
L’ultima Legge di Bilancio, approvata dal Governo alla fine dello scorso anno, ha reso strutturale una novità importante per i lavoratori. Stiamo parlando del meccanismo del cuneo fiscale che consentirà a molti cittadini di percepire una busta paga più corposa anche nel corso del 2026.
Oltre al meccanismo in questione, sembra che l’esecutivo stia lavorando per introdurre nuove misure che potrebbero far salire ulteriormente gli stipendi dei lavoratori. In particolare, potrebbero arrivare la riforma delle aliquote Irpef e le nuove regole sulla trasparenza salariale. Capiamo, nel dettaglio, cosa potrebbe cambiare e di quanto saliranno le buste paga durante il prossimo anno.
Potrebbe essere un 2026 ricco di novità per i lavoratori. Durante il prossimo anno, difatti, potrebbero arrivare alcune misure, su cui sta lavorando il Governo in queste ultime settimane, che influirebbero significativamente sugli stipendi.
La prima riguarda la tassazione sulle buste paga. L’esecutivo starebbe, difatti, valutando una riforma fiscale che porterebbe ad un nuovo taglio dell’Irpef con il conseguente aumento dell’importo netto degli stipendi. In particolare, potrebbe essere abbassata l’aliquota del secondo scaglione, applicata sui redditi da 28mila a 50mila euro, dal 35 al 33% con un conseguente aumento sino a 640 euro annui dei salari, ossia 49 euro mensili. Al momento, però, si tratta solo di ipotesi considerato che per rendere operativa la misura in questione servirebbero, come riporta la redazione di Money.it, circa 5 miliardi di euro.
La seconda novità è l’introduzione di nuove regole relative alla trasparenza salariale, stabilite dalla direttiva UE 2023/970. Il regolamento prevede che i lavoratori potranno conoscere l’importo percepito dai colleghi ed eventualmente contestarlo in caso di disparità retributive. Le disposizioni potrebbero avere un impatto positivo sugli stipendi con le aziende che dovranno adeguare eventuali disparità tra i dipendenti.
Infine, ricordiamo, che già da quest’anno è stato reso strutturale il nuovo meccanismo di taglio del cuneo fiscale: il nuovo sistema prevede un trattamento integrativo per i redditi fino alla soglia dei 20mila euro e in un aumento delle detrazioni per lavoro dipendente sino ai 40mila euro. Questo trattamento sarà calcolato proprio in base al reddito percepito dal dipendente. Nonostante il meccanismo sia stato approvato in maniera strutturale, come scrive sempre Money.it, non è da escludere qualche correttivo applicato dal Governo che difficilmente potrebbe essere in negativo.