In aumento gli importi dell’Assegno Unico Universale. A breve tutte le famiglie con figli a carico riceveranno più soldi.
Pochi mesi e le entrate delle famiglie saranno maggiori soprattutto se con ISEE basso e tanti figli. L’importo dell’Assegno Unico è pronto a cambiare con la nuova rivalutazione attesa nel 2025. Quantifichiamo gli incrementi.
L’Assegno Unico è una misura che prevede la rivalutazione annuale in base all’inflazione. Gli importi del beneficio, nello specifico, saranno adeguati per mantenere inalterato il potere d’acquisto. Contemporaneamente cambieranno le soglie ISEE usate per il calcolo dell’Assegno Unico Universale. Gli ultimi due anni hanno visto aumentare di parecchio gli importi a causa dell’elevata inflazione. Si è passati da 175 euro per ogni figlio a carico con ISEE di 15 mila euro a 199,40 euro con ISEE di 17.090,61 euro.
Più soldi per più famiglie, dunque. Non aspettiamoci gli stessi incrementi nel 2025. L’inflazione, infatti, ha cominciato a scendere e, di conseguenza, l’aumento dell’Assegno Unico risulterà più contenuto. Possiamo quantificare tali aumenti prendendo come riferimento il Documento di Economia e Finanza approvato dal Consiglio dei Ministeri ad aprile che ha fissato l’inflazione attesa all’1,6%.
Quantifichiamo gli aumenti dell’Assegno Unico nel 2025
Ad oggi il limite ISEE per ottenere il massimo dell’importo è di 17.090,61 mentre si ottiene il minimo oltre i 45.574,96 euro (importo ridotto di 5 euro ogni 1.000 euro di ISEE). Considerando l’inflazione attesa dell’1,6% – percentuale molto più bassa rispetto al 2023 – il limite ISEE per avere il massimo salirebbe di pochissimo, fino a 17.364,05 euro mentre avrebbe maggiore peso l’incremento ISEE per l’importo minimo, 46.304,15 euro.
Ora passiamo agli importi dell’Assegno Unico previsti con la rivalutazione dell’1,6%. La quota massima oggi è di 199,40 euro, nel 2025 diventerà di 202,59 euro. La quota minima attuale di 57 euro, invece, salirebbe fino a 57,91 euro. Un incremento molto deludente rispetto a quello dell’anno in corso.
Considerando, però, che è legato al diminuire dell’inflazione bisogna comunque essere contenti perché il costo della vita è in calo. La rivalutazione, poi, si applica anche sulle maggiorazioni previste come l’incremento del 50% per i figli di età inferiore a 1 anno o 3 anni se il nucleo ha almeno 3 figli.
L’importo massimo in questo caso salirà fino a 303,88 euro. Per i figli successivi al secondo i nuovi importi varieranno tra 97,53 euro e 17,37 euro mentre se entrambi i genitori lavorano la nuova maggiorazione sarà di 34,65 euro. Per le mamme under 21 la rivalutazione porta ad un importo di 23,16 euro mentre per la disabilità si va da 121,07 euro a 98,45 euro. Infine il range per i figli maggiorenni andrà da 98,45 a 28,96 euro.
