Approvata la prestazione universale per gli anziani: 1000 euro oltre la pensione, chi può averla

Per gli anziani che hanno superato un certo limite d’età, sono previste le seguenti agevolazioni fiscali in vari ambiti. Scopriamole nel dettaglio.

Il nuovo decreto legislativo sulla terza età ha introdotto in via sperimentale una prestazione universale per gli anziani. E’ composta da una quota fissa monetaria e da una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, finalizzata all’acquisto di servizi.

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Approvata la prestazione universale per gli anziani: 1000 euro oltre la pensione, chi può averla-Abruzzo.cityrumors.it

La prestazione è destinata a sostituire progressivamente l’indennità di accompagnamento. Per ottenere la prestazione, gli anziani devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un valore dell’ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a €6,000. Ma da quando sarà attiva e come funzionerà?

Nuovo decreto anziani over 85: 1000 euro oltre la pensione

Il nuovo progetto dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026. La quota fissa monetaria corrisponde alla medesima quota stabilita attualmente per l’indennità di accompagnamento, mentre la quota integrativa è pari a €850 mensili. Quindi in totale si avranno 1380 euro da poter utilizzare per la spesa delle badanti, assistenti familiari o altri servizi.

Il decreto legislativo prevede che le regioni promuovano la realizzazione di progetti che prevedano la corresponsione di agevolazioni per le spese medico-veterinarie o alimentari, per incentivare l’adozione di cani e gatti da parte delle persone anziane con un nucleo familiare composto da una sola persona e in possesso di un ISEE in corso di validità non superiore a €16,215.

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Ecco in cosa consiste l’aumento e a chi è riservato-Abruzzo.cityrumors.it

Il decreto introduce anche la valutazione multidimensionale unificata nei Punti unici di accesso, sulla cui base l’anziano sarà inviato a uno o all’altro programma di cura. La presa in carico socio-sanitaria sarà coordinata dagli Ambiti territoriali sociali. Inoltre, il decreto mira a promuovere il mantenimento in salute e l’integrazione nella società degli anziani e a disegnare un’architettura di sostegno in grado di erogare valutazioni personalizzate e multidimensionali alle persone non autosufficienti.

Il decreto legislativo rappresenta una buona notizia per gli anziani, che finalmente vedono una riforma sulla terza età realizzata dopo decenni di attesa. Tuttavia, il successo della riforma dipenderà da come verrà messa in pratica nei prossimi anni e da come verranno impiegate le risorse.

Per garantire il successo della riforma, il decreto prevede l’istituzione del Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa), che coordina, programma e monitora attività e servizi. Il Cipa sarà supportato dal Sistema nazionale per la persona anziana non autosufficiente (Snaa), che ha il compito di assicurare il coordinamento tra i servizi e le politiche a favore delle persone anziane non autosufficienti.

Uno degli obiettivi principali del decreto è quello di promuovere l’invecchiamento attivo, ovvero il mantenimento in salute e l’integrazione nella società degli anziani. Inoltre, il decreto mira a promuovere la mobilità delle persone anziane nei contesti urbani ed extraurbani, mediante l’istituzione di servizi di trasporto pubblico appositamente dedicati e mediante la concessione di apposite agevolazioni per il trasporto privato.

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