Nel 2025 avremo a disposizione non 1 ma ben 4 misure per tagliare prima il traguardo della pensione. Vediamo tutto nei dettagli.
Arrivare prima al tanto agognato traguardo della pensione, nel 2025 sarà decisamente più facile. Infatti i lavoratori avranno a disposizione non 1 e nemmeno 2 ma addirittura 4 misure che consentiranno loro di raggiungere l’obiettivo più velocemente. Obiettivo ambito da quasi tutti si potrebbe dire.
Infatti l’idea di dover attendere fino a 67 anni per avere più tempo a disposizione e godersi in tranquillità il proprio assegno Inps, piace a pochi. Senza contare che un’età pensionabile spostata così in avanti rischia di peggiorare il problema della disoccupazione giovanile non agevolando il ricambio generazionale nei luoghi di lavoro.
Abolire la legge Fornero non è stato possibile, non per ora quantomeno. Le condizioni delle casse dello Stato – unite alla forte denatalità che ha colpito il Paese negli ultimi decenni – non consente un passo tanto rischioso che metterebbe a repentaglio la stabilità dell’intero sistema previdenziale italiano.
Tuttavia nel 2025 ci saranno addirittura 4 strade da percorrere per arrivare prima al traguardo della pensione anticipata. Tutto, quindi, starà nello scegliere l’opzione più adatta alla propria situazione facendo sempre attenzione a non rimetterci un mucchio di soldi.
Pensione anticipata: nel 2024 avremo 4 misure per smettere prima di lavorare
Non vedi l’ora di smettere di lavorare e goderti il tuo tempo libero, la tua famiglia e la tua pensione? Nel 2025 uscire prima dal lavoro sarà decisamente più facile grazie a 4 strade che ci permetteranno di raggiungere il traguardo più facilmente. Vediamo di cosa si tratta.
Non dovrai attendere di aver compiuto 67 anni se hai iniziato a versare i contributi a partire dal 1996, anno in cui – ricordiamo – è entrato in visore il sistema di calcolo contributivo che ha sostituito il sistema di calcolo retributivo. Chi, infatti, non ha contributi antecedenti al 1996, anche nel 2025, potrà andare in pensione a 64 anni sempre con 20 anni di contributi. Tuttavia per sfruttare quest’agevolazione bisogna aver maturato una pensione pari o superiore a:
- 3 volte l’importo dell’assegno sociale nel caso di uomini e donne senza figli;
- 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale nel caso di donne con un figlio;
- 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale nel caso di donne con due o più figli.
Sempre le donne con figli, nel 2025, potranno fruire di una nuova agevolazione introdotta dal Governo Meloni con la legge di Bilancio 2025. Il prossimo anno, infatti, le lavoratrici che hanno almeno 4 figli potranno fruire di uno sconto anagrafico di 4 mesi per ogni figlio. Pertanto, una donna con 4 o più figli, potrà andare in pensione 16 mesi prima: a 65 anni e 8 mesi invece che a 67, sempre con 20 anni di contributi.
Nel 2025 ci sarà ancora Quota 103 che sembrava destinata a sparire. Con questa misura si potrà smettere di lavorare ad appena 62 anni purché gli anni di contributi siano almeno 41. Attenzione però: chi opta per Quota 103, anche nel 2025, avrà una piccola penalizzazione. L’assegno previdenziale sarà interamente ricalcolato con il sistema contributivo e non potrà mai superare di 4 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.
Infine via libera anche per il 2025 a Quota 41 che dà la possibilità di smettere di lavorare a qualunque età ma bisogna avere minimo 41 anni di contributi e almeno 1 anno deve essere stato versato prima di aver compiuto 19 anni. Questa misura, anche il prossimo anno, si rivolgerà solo a: caregiver, disoccupati, addetti ai lavori usuranti e lavoratori con invalidità pari almeno al 74%.