Altro che pensione: a 65 anni richiedi questa indennità e guadagni il doppio

È una possibile alternativa alla pensione anticipata e rappresenta un’opportunità non molto conosciuta. Ecco che cos’è e come richiederla

Negli ultimi mesi si è parlato tanto di pensione anticipata e della possibilità di prorogare le attuali misure disponibili, Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103, anche nel 2024. L’intenzione del governo è quella di dar seguito a strumenti che consentono di accedere al trattamento pensionistico prima del tempo.

L'indennità alternativa alla pensione anticipata
Non solo pensione anticipata, l’altro strumento per guadagnare anche il doppio (abruzzo.cityrumors.it)

Nel rispetto di una serie di requisiti che, però, potrebbero parzialmente essere modificati allo scopo di aumentare la potenziale platea dei beneficiari. Ma accanto alla pensione anticipata esiste un altro strumento, un’indennità poco conosciuta, che rappresenta un’altra ottima opportunità da considerare.

Non solo pensione anticipata, l’interessante indennità che si può richiedere

Uno dei momenti cruciali nella vita di ogni lavoratore è a 65 anni, età raggiunta la quale si può valutare la possibilità di ottenere la pensione anticipata. Ma non solo: vi è anche un’alternativa che potrebbe, in alcuni casi, consentire di ricevere fino al doppio della pensione e che è bene conoscere nel ventaglio di possibilità tra le quali un lavoratore può scegliere.

La Naspi può essere erogata per un massimo di 2 anni
Naspi, l’indennità alternativa alla pensione anticipata (abruzzo.cityrumors.it)

Si tratta della cosiddetta indennità per disoccupati Inps, ovvero la NASPI, rivolta a coloro che restano senza lavoro non per loro scelta. Potranno fare affidamento su questo programma per ottenere un’indennità erogata mensilmente sulla base dell’attività svolta nei quattro anni precedenti. La NASPI infatti può essere erogata e ricevuta per metà delle settimane lavorative svolte in tale arco di tempo e fino a 24 mesi massimi. Quindi chi ha avuto un’occupazione stabile per gli ultimi quattro anni avrà due anni interi coperti da questa indennità. E potrà in tal modo, a 65 anni, raggiungere i 67, ovvero l’età richiesta per accedere all’ordinaria pensione idi vecchiaia.

Ma si possono utilizzare questi due anni anche per il raggiungimento dei 43 anni di contributi che le pensioni ordinarie richiedono. Il lavoratore riceverebbe infatti contributi figurativi per due anni e qualora ne abbia già maturati 41 anni avrebbe tutti i requisiti per poter andare in pensione. Inoltre pur essendo inferiori ai contributi ordinari, anche quelli figurativi possono comportare un incremento della pensione che, raggiunti i requisiti, sarebbe più alto rispetto al cedolino che si otterrebbe con Quota 41 o con Quota 103. Si tratta dunque di un’opzione che è bene conoscere e tenere fortemente in considerazione qualora si resti senza lavoro (ad eccezione dei casi di licenziamento spontaneo).

 

 

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