Aumentano le erogazioni dei prestiti ex inpdap

Il settore del credito sta vivendo un periodo molto interessante. I volumi, per quel che riguardano i prestiti personali, continuano a crescere avvicinandosi ai livelli di 10 anni fa, ossia quando la crisi non aveva ancora fatto crollare l’erogazione di finanziamenti. Basti pensare che, solo nel Veneto, l’incremento è stato del 15% rispetto ai valori rilevati nel 2015.

Ad andare per la maggiore sono i prestiti cosidetti “ex inpdap” ossia tutti quei finanziamenti erogati a dipendenti pubblici e pensionati.

Di fatto il mercato del credito, seppur in decisa ripresa, è cambiato rispetto a quello antecedente al 2007. Mentre in passato venivano finanziati tutti i lavoratori dipendenti, i pensionati e gli autonomi in grado di offrire delle garanzie reddituali adeguate, oggi il mercato si è spostato a favore di quei soggetti che, in passato, venivano gestiti dall’Inpdap, ossia dipendenti pubblici e pensionati.

La ragione di questa tendenza è facilmente intuibile e ce la spiega al meglio questa guida realizzata dallo staff di prestitisbp. I prestiti inpdap offrono maggiori garanzie agli istituti di credito che, oggi, sono costretti a limitare i crediti a rischio per rientrare nei parametri di sicurezza imposti dalle norme europee.

Insomma è molto più sicuro erogare un prestito ad un dipendente pubblico o ad un pensionato (in entrambi i casi, infatti, il reddito viene considerato sicuro perchè a pagarlo è lo stato) piuttosto che ad un dipendente di una piccola azienda privata o ad un lavoratore autonomo che sono soggetti al normale rischio di mercato.

Prestiti inpdap: cosa sono e come funzionano

I prestiti inpdap sono dei finanziamenti agevolati riservati ai dipendenti della pubblica amministrazione che venivano concessi dall’ente previdenziale Inpdap. Dal 2013, in seguito alla chiusura di questo ente, i finanziamenti vengono erogati direttamente dall’Inps. Tuttavia nel corso degli anni “prestiti inpdap” è diventato un termine di uso comune con cui vengono indicati tutti i finanziamenti concessi dalle finanziarie o dalle banche a favore di dipendenti pubblici e pensionati.

Questi prodotti creditizi hanno la caratteristica di essere agevolati sia nelle condizioni con cui vengono erogati sia per quel che riguarda il tasso di interesse applicato. Attualmente l’Inps applica un tasso del 4,5%, comprensivo delle spese di gestione della pratica, mentre gli isituti di credito privati vanno da un minimo del 5 ad un massimo del 7%.

Inpdap: le cose da sapere

Molti non lo sanno ma l’Inpdap nacque, nel 1993 dalla fusione di diversi Enti. In particolare ricordiamo l’Enpas, l’Inadel e l’Enpdep, con l’obiettivo di riunire sotto un unico ente il controllo di tutti i servizi offerti ai lavoratori del comparto pubblico. Fu soppresso nel 2012 grazie ad un decreto del governo Monti e tutte le sue funzioni vennero trasferite all’Inps. Il passaggio fu molto discusso in quanto l’Inpdap era un ente considerato vitale (non dimentichiamoci che incassava e gestiva i contributi previdenziali dei lavoratori pubblici) ma che, allo stesso tempo, aveva accumulato debiti su debiti. Come si può facilmente intuire il passaggio, tutt’altro che indolore, fu obbligato per questioni di bilancio.

Con il passaggio da gestione Inpdap a gestione Inps sono cambiate diverse cose, specialmente per quel che riguarda l’erogazione dei prestiti che, almeno in parte, hanno perso di convenienza. Rispetto alla gestione dell’Inpdap, infatti, i tassi attuali risultano essere molto più vicini a quelli applicati da una normale banca.

 

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