Vino rosso, fumo, bevande come il caffè sono i nemici del colore dei vostri denti.
L’alterazione del colore dei denti nota come discromia dentale è causata anche da invecchiamento e dall’assunzione in giovane età di antibiotici come le tetracicline. Spesso il colore iniziale dei propri denti può essere ristabilito con alte probabilità di successo con sedute di sbiancamento dentale professionale. In commercio esistono innumerevoli prodotti per schiarire i denti ma spesso inefficaci se non a mantenere un buon risultato ottenuto con delle sedute presso il proprio dentista, infatti la concentrazione che si trova in commercio non può superare per legge lo 0,1% di perossido di idrogeno, il principio attivo usato insieme al perossido di carbammide , mentre uno sbiancamento eseguito da un odontoiatra può arrivare al 40%.
Lo sbiancamento, come spiegano anche i dentisti Andi è un atto medico e pertanto è possibile eseguirlo solo presso lo studio odontoiatrico.
Inoltre se vi è la presenza di tartaro prima del trattamento sbiancante è necessario eseguire una pulizia dei denti.
Bisogna ricordare che i trattamento sbiancanti non sono eterni, per mantenere un buon colore e lucentezza si consiglia di ripeterli ogni 18-24 mesi.
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