Pescara. Riorganizzare gli spazi del suolo pubblico per favorire la collocazione di strutture all’aperto moderne e funzionali allestite dai locali di food&beverage, sulla scia dei servizi offerti da Riccione.
E’ la richiesta di Confcommercio Pescara inviata a sindaco, al vicesindaco e assessore al Commercio, ai quali viene chiesto un nuovo regolamento per l’occupazione del suolo, che venga incontro alle esigenze degli esercizi pubblici.
“Sono anni che attendiamo una nuova regolamentazione in materia di occupazione suolo pubblico, che vada incontro alle nuove esigenze dei pubblici esercizi e dei consumatori, che sempre più vanno alla ricerca di spazi all’aperto dove trascorrere il tempo libero”, afferma il vicepresidente di Confcommercio, Riccardo Padovano.
“Come Confcommercio vogliamo che anche Pescara proceda ad una rivisitazione del regolamento comunale che vada nella direzione di consentire una maggiore occupazione del suolo pubblico con tavolini e sedie, senza penalizzare nessuna zona o via, valorizzando e premiando chi vuole rendere Pescara più bella e accogliente, a partire da Piazza Muzii fino alla zona Universitaria di Viale Pindaro”.
“Inoltre invitiamo il Comune di Pescara ad intervenire anche sulla materia dei dehors, adottando la delibera già varata dal Comune di Riccione che consente di superare, mediante una modifica al Regolamento Edilizio Comunale, le brutture rappresentate dai dehors chiusi lateralmente con materiale in plastica trasparente”.
“Con le attuali delimitazioni in plastica i dehors sono costantemente oggetto di atti vandalici, e uniscono all’evidente mancanza di estetica anche una scarsa funzionalità nel proteggere la clientela dagli agenti atmosferici sia nella stagione invernale che estiva”.
“Viceversa, nell’ottica di favorire lo sviluppo del turismo e offrire servizi di pubblico esercizio sempre più qualificati e confortevoli chiediamo che, nella falsariga di quanto previsto a Riccione, si consenta la chiusura dei dehors mediante strutture prefabbricate di pregio, amovibili e facilmente smontabili o retrattili, che contribuirebbero significativamente alla capacità di attrazione della città”.