Pescara. Con un tempo di percorrenza di 3h 50’ 28” si aggiudica il titolo di Ironman 70.3 Italy il francese Cyril Viennot.
Con un distacco di 2 min e 17 sec rispetto al secondo classificato, lo svizzero Manuel Kung e di 6 min sullo spagnolo Alberto Moreno Molins, Viennot vince questa settima edizione di Ironman, la gara di triathlon che comprende le tre discipline di nuoto, bike e corsa per un percorso complessivo di oltre 130 km.
Il meteo incerto e con un forte vento fin dalle prime luci dell’alba, ha reso necessario modificare il percorso della frazione natatoria: gli atleti hanno nuotato all’interno dei frangiflutti per circa 1km in direzione nord e dopo una partenza posticipata di 20 minuti è stato dato lo start.
I più veloci ad uscire dall’acqua per dirigersi verso la zona cambio sono stati Julien Pousson e Alessandro Fabian, anche se il primo a partire per la frazione ciclistica è stato l’italiano Ivan Risti. I 90 km di due giri nell’hinterland pescarese hanno visto completamente stravolgere l’ordine di partenza, con una rimonta di Manuel Kung seguito da Cyril Viennot e l’austriaco Christian Bimgruber.
La battaglia per i primi posti è continuata fino al rientro in zona cambio; è stato il francese a rientrare per primo sullo svizzero Manuel Kung e proseguire per l’ultima frazione di corsa, che ha riservato enormi soprese con una rimonta dello spagnolo Alberto Moreno Molins e del beniamino azzurro Alessandro Fabian.
I due si sono susseguiti in una serie di sorpassi mozzafiato, fino quando lo spagnolo ha allungato il passo arrivando terzo sul podio.
Anche tra le donne professioniste la battaglia per il podio è stata intensa e in volata, tra l’austriaca Lisa Huetthaler, che ha chiuso in 4:24:25 e la svedese Camille Lindholm Borg, giunta alla finish line con un tempo di 4:24:28, seguita dalla belga Tine Deckers.
Gara mozzafiato e ricca di emozioni per Alex Zanardi, al suo debutto in una gara Ironman 70.3, “Sfidando le forze avverse del dio Nettuno” come lui stesso ha raccontato all’arrivo, ha affrontato la prima frazione per poi partire senza soluzione di continuità “in un percorso bici fantastico e spettacolare, anche se diverso da quello provato precedentemente.”
L’arrivo è stato emozionante: un tributo da parte di tutti all’uomo, oltre che allo sportivo, che è sempre pronto a sorprendersi e meravigliarsi davanti a nuove sfide come quella di Kona, dove ritiene che con le giuste condizioni sia possibile scendere sotto le nove ore; un risultato sorprendente per un para atleta.
L’edizione italiana dell’IRONMAN 70.3, che ha visto la partecipazione di 1200 atleti amatori e 25 professionisti, si conclude con un podio internazionale entusiasta, ottima premessa per il prossimo appuntamento italiano, l’Ironman Italy Emilia-Romagna, che si svolgerà a Cervia il prossimo 23 settembre, gara già sold out.