Un progetto tutto italiano per portare le ultime scoperte della ricerca scientifica nella dieta di tutti i giorni.
Il progetto SmartFood, promosso dall’ Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi, nasce con il dichiarato scopo di promuovere un’ alimentazione sana, basata su criteri strettamente scientifici; alla base del programma, il lavoro del prof. Pier Giuseppe Pelicci, noto in ambito scientifico per essere stato il primo a dimostrare: l’esistenza dei geni dell’invecchiamento e successivamente la possibilità di mitigarne l’effetto tramite l’assunzione di alcune sostanze.
L’ innovativo regime alimentare, sviluppato nei laboratori milanesi, non esclude a priori nessun alimento, tantomeno pane e pasta ma si basa in particolare su 30 cibi detti SmartFood che a loro volta si dividono in due categorie:
Longevity Smartfood
Come dice il nome, sono gli alimenti che favoriscono la longevità; sono in tutto 20, eccoli: arance rosse, asparagi, cachi, capperi, cavoli rossi, ciliegie, cioccolato fondente, cipolle, curcuma, fragole, frutti di bosco, lattuga, melanzane, mele, peperoncino e paprika piccante, patate viola, prugne nere, radicchio, tè verde e tè nero e uva
Protective Smartfood
Sono i 10 alimenti che proteggono l’organismo allontanando il rischio di malattie croniche; sono : aglio, cereali integrali, erbe aromatiche, frutta fresca, frutta a guscio, legumi, olio extravergine d’oliva, oli di semi spremuti a freddo, semi oleosi e verdure.
Il principio fondamentale su cui si basa la dieta SmartFood è la capacità di alcuni alimenti di “ingannare” il nostro organismo; i geni dell’invecchiamento infatti sono più “attivi” dopo pasti abbondanti mentre quelli della longevità “lavorano” meglio quando siamo a digiuno; per questo gli SmartFood sono stati selezionati tra quei cibi che una volta ingeriti, ingannano il nostro corpo, facendogli cedere di essere a digiuno.