Confcommercio Chieti incontra il sindaco di San Giovanni Teatino e chiede abbassamento aliquota Tari per la categoria

San Giovanni Teatino. Tari, la nuova imposta sulla nettezza urbana, più bassa per alcune categorie commerciali come bar, ristoranti e pizzerie.

E’ quanto ha chiesto Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti, al sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, e al vice sindaco Giorgio Di Clemente, a margine di un incontro che si è tenuto martedì in Comune.

“La categoria lamenta da tempo imposte locali piuttosto alte- afferma Tiberio- e ci è sembrato giusto far valere le nostre ragioni con il primo cittadino di San Giovanni Teatino che ringrazio per la disponibilità dimostrata”.

Confcommercio ha rimarcato, in particolare, quanto siano spropositate, specie per determinate categorie commerciali, le aliquote della Tari, la nuova imposta sulla nettezza urbana.

“Ci sono ristoranti, bar e pizzerie- aggiunge Tiberio- che pagano fino a 15 euro al metro quadrato di Tari. Decisamente troppo per un Comune delle dimensioni di San Giovanni Teatino. Chiediamo solo una più equa retribuzione della Tari tra le varie categorie commerciali per non continuare a penalizzare troppo i negozi al dettaglio”.

Il sindaco Marinucci ha annotato ricordando a Confcommercio che la maggior parte degli introiti derivanti dalle tasse locali finisce nelle casse dello Stato. Ciononostante il primo cittadino di San Giovanni Teatino si è impegnato a rivedere le percentuali delle imposte comunali, a partire dalla Tari, in sede di nuova programmazione economica che dovrà essere varata dal consiglio comunale ad ottobre.

“Applicheremo delle riduzioni- ha assicurato Marinucci- per le categorie commerciali attualmente più penalizzate nel calcolo della Tari”.

Confcommercio ringrazia ma promette di non abbassare la guardia nel pieno interesse della categoria.

“Siamo convinti che le promesse strappate si trasformeranno presto in azioni concrete da parte del Comune. Noi vigileremo- avverte Tiberio- perché il piccolo commercio va sostenuto proprio in questo particolare momento storico caratterizzato da una perdurante crisi di consumi che soltanto negli ultimi mesi sembra finalmente nella fase del tramonto con una flebile ripresa già avvertita da parecchie categorie commerciali”.

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