Vite al limite, paziente fa causa alla casa di produzione: cosa succedeva dietro le telecamere

Momento molto delicato per la produzione del programma di Vite al Limite, una paziente ha deciso di fare causa allo show di Nowzaradan. Ecco i motivi.

Durante gli anni di messa in onda il dottor Nowzaradan è stato in grado di aiutare moltissimi pazienti affetti da grave obesità, nel tentativo di liberarsi dai chili in eccesso che hanno destabilizzato anche il loro quadro clinico.

Nowzaradan finisce in tribunale
Vite al limite, paziente fa causa alla casa di produzione: cosa succedeva dietro le telecamere-Credit YouTube TLC-Abruzzo.cityrumors.it

Di anno in anno sono numerosi pazienti hanno scritto alla redazione di Vite al Limite, così da poter essere selezionati per avviare il percorso dimagrante per diventare idonei poi all’intervento di bypass gastrico, insieme alla rimozione di pelle in eccesso. Un percorso che viene fatto a delle condizioni vantaggiose per quanto riguarda le spese mediche, dato che i vari pazienti condono il consenso alla produzione di filmare il loro quotidiano con le telecamere, così come gli incontri con Nowzaradan.

Una paziente ha fatto causa a Vite al Limite

Alcuni anni fa a prendere parte al programma di Vite al Limite è stata Dottie Perkins, sperando di poter seguire un percorso dimagrante e poi chirurgico per poter liberarsi dalla grave obesità che aveva compromesso il suo quadro clinico, privandola anche di ogni libertà motoria rendendola dipendente da amici e parenti.

Il percorso di Dottie era iniziato nel migliore dei modi, nonostante qualche primo incidente di percorso che l’avrebbe lasciata parecchio perplessa. Nonostante tutto, la donna era ben concentrata sull’obiettivo da raggiungere fin quando un’immane tragedia non ha sconvolto la sua vita in toto.

La storia di Dottie
L’incredibile storia di Dottie Perkins dopo Vite al Limite -Credit YouTube TLC-Abruzzo.cityrumors.it

Durante il percorso fatto a Vite al Limite, la Perkins ha dovuto affrontare la morte improvvisa del figlio Daniele, avvenuta a causa di una paralisi celebrare, un vero e proprio shock che l’ha messa di fronte a un altro difficile momento da affrontare.

Dopo il lutto legato alla morte del figlio, Dottie ha deciso di lasciare il marito per colpa dei problemi legati all’alcol che avevano minato il loro matrimonio, per poi trasferirsi in un albergo insieme al suo secondo figlio, Landon.

Successivamente, poi, per Dottie si presentato un nuovo problema da affrontare, ovvero la conclusione rapida del percorso fatto a Vite al Limite, un ulteriore shock per il quale ha deciso di fare causa a Megalomedia, società di produzione del programma.

Clamorosa rivelazione su ciò che è successo dietro le quinte di Vite al Limite

Il percorso da fare a Vite al Limite, quindi, non si è solo interrotto bruscamente e nel peggiore dei modi, ma ha arrecato a Dottie anche uno stato di malessere psicologico che l’ha poi convinta a fare causa allo show. Secondo quanto reso noto dalla stampa americana, Dottie ha presentato istanza di citazione in giudizio insieme ai suoi legali perché non è riuscita a pagare le spese mediche alla clinica di Houston e non solo, dato che la produzione ha coinvolto amici e familiari di Dottie nella realizzazione di materiale che potessero allestire la puntata a lei dedicata.

Nei fascicoli dedicata all’istanza di citazione a giudizio, poi, gli avvocati di Dottie Pernkins hanno presentato un capitolo interamente dedicato a un incontro che la donna ha avuto con Nowzaradan in qualità di paziente.

Sembrerebbe che il confronto avuto con il medico sarebbe stato totalmente falsificato donando un racconto più drammatico della sua storia, nonché una versione distolta della realtà mettendola in cattiva luce agli occhi del pubblico che segue Vite al Limite.

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