Chieti. Promossa dal Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e da “Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie” è in avvio la Summer School dal titolo “Scusate, non è il caso: narrare memorie innocenti e diverse, non diseguali”.
L’iniziativa è articolata in nove incontri, dal 10 al 31 luglio, sia a distanza che in presenza, con il pieno rispetto dei protocolli di distanziamento. Si tratta di un laboratorio di narrazione che porterà i partecipanti a progettare un Percorso della Memoria attraverso un programma di incontri con i testimoni (famigliari di vittime innocenti della mafia, testimoni delle stragi dell’ultimo conflitto mondiale e dei campi di concentramento abruzzesi), lezioni, e laboratori di scrittura. Sono previsti, tra l’altro, interventi di docenti ed esperti della “d’Annunzio” come Stefano Trinchese, Lia Giancristofaro, Ilaria Filograsso, Enzo Fimiani e Federico Pagello. Ci sarà l’incontro con Maria Romanò, sorella di Attilio Romanò, ucciso dalla camorra nel 2005, e sono previste visite sia a Sulmona, per parlare del Campo di Concentramento 78, sia al Museo della Battaglia di Ortona. L’iniziativa conta anche su una ricca e qualificata rete di collaborazioni locali: il Coordinamento Regionale Abruzzo di Libera; il Presidio “A. Romanò” di Chieti; il Comune di Ortona con la biblioteca, il museo e la Consulta comunale giovanile; il Comune di Sulmona e le Associazioni “Una Fondazione per il Morrone” ed “Il sentiero della libertà”.
“E’ una esperienza culturale e didattica – sottolinea il prof. Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali dell’Università “G. d’Annunzio” – che proprio in un momento di difficoltà dovuta alla situazione generale derivata dall’emergenza Covid, rilancia temi civili e di riflessione fondamentali per costruire competenze di cittadinanza”.
“Proposta tra le iniziative nazionali dei nostri Campi di impegno e formazione – dichiara Daniela Marcone, Vice Presidente Nazionale di Libera – questa iniziativa vuole sottolineare l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime innocenti, attraverso la cui narrazione rileggere la storia e le storie del nostro Paese”.