Pescara. Dopo il grandissimo successo di “The legend of Morricone”, l’Ensemble Symphony Orchestra diretta dal Maestro Giacomo Loprieno tornerà al Teatro Massimo di Pescara il prossimo 18 gennaio con uno spettacolo interamente rinnovato: “The legend of Morricone vol. 2”.
Il concerto di Pescara è organizzato da Alhena Entertainment e Ventidieci.
Biglietti già in vendita sui circuiti Ticketone e Ciaotickets, e nei rispettivi punti vendita autorizzati.
Questi i prezzi:
Poltronissima: 39,00 € c.d.p.
Poltrona: 33,00 € c.d.p.
Palchi: 33,00 € c.d.p.
Galleria: 26,00 € c.d.p.
Il Maestro Giacomo Loprieno lo abbiamo raggiunto telefonicamente ed abbiamo parlato con lui della serata che ci sapetta.
– Il prossimo 18 gennaio sarà al Teatro Massimo di Pescara con “The legend of Morricone vol. 2”, di che cosa si tratta?
– “È il nostro ritorno a Pescara dopo una data incredibile, un successo molto lusinghiero avuto lo scorso anno. Il nostro è un grande omaggio, uno spettacolo complesso, con una voce recitante, un’orchestra, molti solisti che ridanno vita a 12 grandi colonne sonore del Maestro Ennio Morricone. Un viaggio cronologico dagli anni ’60 fino ai gioni nostri tra melodie meravigliose ed elementi nuovi, innovativi. A Pescara torniamo con il volume 2, un’evoluzione del primo spettacolo, salvaguardando alcune delle colonne sonore più celebri introducendo tutta una serie di novità e di cose particolari elaborate in questi mesi andando a toccare delle nuove pellicole. Quindi anche chi ha visto questo spettacolo troverà gli spunti per avere un interesse nuovo nei suoi confronti”.
– Questo evento arriva dopo il successo di “The legend of Morricone”, in cosa si differenziano e in cosa si accomunano i due show?
– “Alcune colonne sonore le abbiamo salvaguardate, almeno le più celebri, però a fianco a queste abbiamo inserito delle altre cose che sono nuove, ad esempio un grande medley dedicato a ‘Gli intoccabili’ e poi anche una parte vocale perché il Maestro Morricone ha scritto dei brani incredibili per delle cantanti pop. Quindi c’è anche una nuova parte vocale al suo interno che dà una nuova ottica al mondo di Morricone e permette al pubblico di conoscere anche brani meno conosciuti”.
– Sul palco ci sarà una presenza di musicisti e artisti importante a livello numerico e qualitativo…
– “Siamo 40 elementi, tutti con ruoli solistici, nell’evolversi del concerto tutti diventano a tratti solisti, primeggiano in alcune partiture, poi tornano a far parte d’assieme in altre. La parte del leone la fanno sempre la voce di Matteo Taranto ed il soprano di Anna Delfino che sono i due pilastri di questa struttura, intorno a loro si muovono suoni di violoncello, di flauto, di clarinetto, di tromba. C’è una grande varietà, la nostra dimensione è quella artigianale in questo progetto dove tutti a turno si esibiscono per avere una nuova veste e non quella già conosciuta”.
– Che risposta vi aspettate dal pubblico?
– “Noi crediamo che il pubblico, come in tutte le altre occasioni che abbiamo avuto in questi mesi, è dal dicembre 2018 che siamo in tour, voglia avere delle grandi emozioni, la pelle d’oca. I più anziani risentiranno delle pellicole degli anni ’60-’70, i giovani che non le conoscono le conosceranno per la prima volta. Il nostro è un viaggio, non è un concerto, che dà degli spunti a tutti e che permette a tutti di uscite arricchiti perché poi i grandi film, le grandi melodie, servono appunto anche a ricordare”.
– Cosa rappresenta a suo parere il Maestro Ennio Morricone per la musica italiana e mondiale?
– “Naturalmente è il più grande compositore italiano vivente, la sua è la musica con la ‘m’ maiuscola ed è descrittiva da film, la sua musica sopravviverà a noi esecutori, rimarrà nella storia della cultura collettiva nostra e di tutto il mondo. È amato e conosciuto ovunque, credo che omaggiare un personaggio di questa statura sia doveroso per chiunque faccia musica”.