Cari giovani,
inizia oggi, Mercoledì 26 febbraio, la Quaresima, tempo di preparazione alla Santa Pasqua.
Un cammino che, nell’opinione pubblica, viene presentato come un tempo di sacrifici e penitenze da evitare.
Certo non è difficile prendere atto che abbiamo commesso qualche infrazione, sia nella vita personale che comunitaria. Prenderne atto è un gesto molto importante per la nostra vita.
Ma la domanda resta: convertirmi per che cosa?
La seconda parabola del cap. 25 di Matteo, quella dei talenti (Mt. 25, 14- 30), ci aiuta a capire il vero significato della conversione.
Gesù è quell’uomo che prima di partire consegna ai suoi servi i suoi beni: al primo consegnò cinque talenti, al secondo due, al terzo uno, conoscendo le loro capacità.
Al suo ritorno solo i primi due gli consegnano i talenti moltiplicati; il terzo gli consegna solo quello che aveva ricevuto.
Perché?
Perché quest’ultimo aveva paura del padrone!
Cari giovani,
la Quaresima è il tempo per rivedere l’idea che noi abbiamo di Gesù, perché a Pasqua noi faremo fatica a capire ciò che accadrà.
Se Lui è il padrone, che senso ha la mia presenza accanto a Lui?
Ma soprattutto, la Quaresima è un cammino per diventare suoi sudditi?
Molti pensano che la Quaresima sia il tempo per accattivarsi la sua benevolenza con alcune opere di penitenza. Ma raggiunto l’obiettivo, tutto ritorna nella normalità, fino alla prossima Quaresima.
Per questo il terzo servo nasconde il suo talento: aveva capito che non sarebbe servito a nulla investirlo!
Come facciamo tante volte anche noi: nascondiamo i nostri talenti trovando la giustificazione nella severità del padrone.
In realtà ciò avviene perché abbiamo paura della libertà! É meglio un padrone severo che uno che ci lascia liberi.
Gesù preferisce lasciarci liberi!
Lui decide di partire e di affidare a noi i talenti.
É una scelta per noi incomprensibile!
Perché non rimane con noi in modo da guidarci nella nostra vita quotidiana con sicurezza, suggerendoci ciò che devo fare minuto per minuto?
Perché ci vuole liberi!
La Quaresima è il tempo per scoprire le scelte che abbiamo compiuto dubitando della sua libertà, del suo desiderio che io investissi ciò che mi ha affidato.
Non devo accattivarmi il suo amore, ma devo verificare se accetto di non essere un semplice esecutore.
É il cammino di liberazione della nostra libertà.
Liberare la nostra libertà!
É un cammino impegnativo che noi vorremmo evitare, perché significa imparare a superare la nostra monotonia, la nostra superficialità, la nostra tranquillità per iniziare un cammino di crescita e di progettualità.
Hai mai scoperto i talenti che il Signore ti ha donato?
Che ne hai fatto?
Sei disponibile a farli crescere, oppure pensi di avere raggiunto il massimo?
Se non hai altri motivi per crescere, allora la Quaresima non ha senso.
Se invece ti fermi e con tutta la Chiesa accogli l’invito a non aver paura di ricominciare, allora la tua Quaresima sarà il tempo più bello della tua vita.
A Pasqua scoprirai che il Risorto non è il padrone che giudica, ma il padrone che ti farà scoprire che devi ancora investire di più, perché con Lui i tuoi talenti possono svilupparsi su vie che tu non avresti mai pensato.
Lui è partito non perché ti ha dimenticato, ma perché ha fiducia in te.
Non deluderlo!
Preparati al suo ritorno dal sepolcro, perché la tua vita rifiorirà ancora di più.
Buona e santa Quaresima.
Vostro,
✠ Lorenzo, vescovo