Il Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Lorenzo Leuzzi, indirizza ai giovani della Diocesi la sua lettera mensile, con la quale intende essere in dialogo personale e pastorale con loro.
“Cari giovani,
la mia lettera di marzo vi giunge nel mezzo del cammino quaresimale.
Certamente tutti voi ricordate che la Chiesa, prima delle festività pasquali, propone ai credenti e a coloro che si preparano a ricevere il Battesimo un tempo di quaranta giorni per prepararsi alla Pasqua.
Certamente la notizia più diffusa tra voi giovani è che la Quaresima è un tempo penitenziale, di scoperta dei propri limiti e talvolta dei propri peccati.
Anche se ciò è vero, tuttavia, non è l’unico significato della Quaresima.
L’invito a riconoscere la personale responsabilità nelle scelte compiute merita il sostegno di ogni comunità nella quale siamo inseriti e operiamo.
Il problema nasce quando ci interroghiamo: ma a cosa serve essere responsabili? Perché devo limitare la mia libertà?
È il vero problema della vita!
È sufficiente sapere che c’è un Dio che giudica per evitare comportamenti irresponsabili che fanno male a se stessi e agli altri. Violare la norma morale non è poi una via per evadere e sentirsi liberi?
Molti violano la norma morale per sentirsi liberi! E il giudizio? Non interessa, perché essere giudicati fa parte del gioco. Più sono giudicato, più voglio sentirmi libero.
Molti aspettano la Quaresima per ritrovare il ‘dio che giudica’, per ripartire con il desiderio di essere libero e poi ritornare ad essere giudicato, forse nella prossima Quaresima.
È il gioco dell’uomo che non ha futuro!
Se invece di trovare il ‘dio che giudica’, trovassi il ‘Dio fedele’ cosa cambierebbe nella tua vita?
Si romperà il gioco del nascondino, per uscire allo scoperto!
Cari giovani,
la Quaresima è il tempo per uscire allo scoperto, senza finzioni e senza maschere: di fronte alla fedeltà di Dio bisogna scegliere!
La fedeltà è la via dell’autenticità. Di fronte all’amore fedele non ti puoi nascondere, ma devi deciderti.
A Pasqua scoprirai la fedeltà di Dio: fin dell’Alleanza con Noè, Dio è stato fedele. Ha condotto il popolo d’Israele per annunciare a tutta l’umanità che per mezzo della morte e resurrezione di Gesù l’uomo non avrebbe avuto più paura di nascondersi davanti a Lui, perché Lui ama l’uomo prima ancora che lui lo amasse.
Ci hai mai pensato?
Nella Veglia pasquale scoprirai che la fedeltà di Dio precede il tuo amore, la tua risposta.
Ma allora che senso ha verificare la mia responsabilità?
È per la tua crescita!
Se non scoprirai la fedeltà, non potrai crescere, resterai un eterno giovane anonimo. Forse ti illuderai di essere qualcuno nel gruppo! È una illusione che dura poco, perché la vita non aspetta. Rischi di rimanere indietro.
Purtroppo nella società facciamo fatica a scoprire l’amore fedele e disinteressato negli altri. Non resta che essere nell’anonimato, nella massa!
Ma tu vuoi essere te stesso? Vuoi essere protagonista?
Durante la Quaresima scopri la fedeltà di Gesù, che non ti vuole giudicare, ma solo dirti che ti vuole bene così come sei!
È solo questo amore fedele che ti fa scoprire che forse potresti fare meglio, che qualche volta non sei stato responsabile e ti sei nascosto per paura!
La Quaresima è il tempo per vincere la paura e scoprire che sei amato da Dio!
Leggendo il Vangelo di Marco, che ho avuto la gioia di consegnarvi, farai anche tu l’esperienza del centurione che sotto la croce ha scoperto la fedeltà del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe: “Davvero quest’uomo era Figlio di Dio” (Mc 15,39).
A Pasqua inizierà una nuova vita, una nuova primavera, quella della tua amicizia con il Risorto.
Santa Quaresima a tutti voi di vero cuore!
+ Lorenzo, vescovo”.