“Si tratta di una bella consuetudine che si ripete da anni – ha detto Andrea Scordella, sindaco di Silvi – e che ha radici profonde nella comunità religiosa francescana e nei fedeli della nostra città, legati da consolidati vincoli di affetto e di riconoscenza con i frati conventuali che reggono la grande parrocchia di S. M. Assunta da quasi settanta anni. Silvi deve molto ai tanti religiosi francescani che sono stati qui nel corso degli anni. Da P. Angelo Fiori, progettista, promotore e, persino, operaio della monumentale chiesa dell’Assunta, a P. Giovanni Lerario, pittore di fama internazionale che ha dipinto le meravigliose grandi tele della nostra chiesa; da P. Enrico Cipollone che la gente chiamava il “parroco buono”, a P. Silvio Di Giancroce che ha promosso la realizzazione delle vetrate artistiche che adornano il sacro luogo; da P. Nicola Petrone, storico dell’Ordine francescano e parroco che amava stare sempre tra la gente, a P. Maurizio Di Paolo, autentico trascinatore di giovani amato da tutti e ricordato per le solenni liturgie domenicali, che da alcuni anni ricopre l’alto incarico di Procuratore Generale dell’Ordine presso la Curia Generalizia a Roma; fino all’attuale parroco P. Antonio Iosue, un pastore che riesce a far entrare mirabilmente nei cuori dei fedeli la parola di Dio, grazie alla serenità, alla semplicità e alla profondità delle sue omelie.
Insomma – ha chiosato il sindaco Scordella – Silvi è cresciuta con i frati francescani che hanno accompagnato tante generazioni di giovani e hanno inciso nel tessuto sociale cittadino con opere di assistenza, di carità e di promozione religiosa e culturale. La bella cerimonia dell’offerta dell’olio a S. Francesco è, dunque, anche un’occasione per confermare ai nostri frati la riconoscenza e l’affetto di tutta la città”.