Reazione a Catena, Pino Insegno affondato: l’impietoso giudizio del famoso giornale lo stronca di brutto

Continua la polemica su Pino Insegno e sulla sua conduzione di Reazione a Catena: anche il famoso giornale lo stronca con un duro giudizio.

Fin dall’esordio con l’edizione di quest’anno di Reazione a Catena, il noto conduttore Rai Pino Insegno non è stato risparmiato da critiche e polemiche. Il suo ritorno in tv, fortemente voluto dalla premier Giorgia Meloni, non è risultato gradito al grande pubblico ed anche il suo ruolo all’interno del famoso gioco televisivo di Rai 1 non è stato amato dai telespettatori.

Pino Insegno giudizio durissimo
Reazione a Catena: il duro giudizio del giornalista su Pino Insegno (Fonte: Ansa – Abruzzo.cityrumors.it)

Viene dunque inevitabile chiedersi che cosa non abbia funzionato. A tal proposito, il giornalista Mario Manca sulle pagine di Vanity Fair ha provato a fornire una sua personale risposta, cercando di interpretare il sentimento generale dell’opinione pubblica.

Reazione a Catena: Pino Insegno stroncato dal famoso giornale, giudizio durissimo

Il ritorno di Pino Insegno in tv, al timone del quiz show della fascia preserale di Rai 1, Reazione a Catena, non è stato accolto positivamente dal grande pubblico. Molti telespettatori al suo posto avrebbero voluto anche quest’anno il veterano Marco Liorni.

Pino Insegno stroncato giudizio
Cosa e’ successo a Pino Insegno (Fonte: Ansa – Abruzzo.cityrumors.it)

Alla polemica si aggiunge il fatto che il programma ha dovuto fare i conti con la messa in onda degli Europei di calcio prima e con i Giochi olimpici dopo. Queste, però, non sarebbero le uniche motivazioni per cui il pubblico non avrebbe gradito il lavoro svolto da Insegno. Secondo il giornalista Mario Manca di Vanity Fair, ci sarebbe almeno un’altra spiegazione al ‘flop’ della trasmissione che, rispetto al 2023, avrebbe perso ben 5 punti di share.

Manca avanza l’ipotesi che i telespettatori non abbiano apprezzato il nuovo registro di conduzione scelto da Pino Insegno, il quale sarebbe parso fin da subito più concentrato sulla resa televisiva piuttosto che sull’empatia con i concorrenti, che in un quiz come Reazione a Catena è a dir poco fondamentale.

Insomma secondo il giornalista, al di là dei gusti personali, Insegno si sarebbe rivelato troppo concentrato su se stesso, cercando “di riempire a tutti i costi i silenzi con osservazioni e annotazioni spesso fuori luogo, come se il quiz fosse una sorta di one man show dove non sono previsti altri protagonisti all’infuori di lui”. Un’attitudine molto diversa rispetto allo stile pacato di Marco Liorni che l’ha preceduto.

È stato quindi inevitabile che molti spettatori a Reazione a Catena abbiano preferito le repliche di Gerry Scotti su Canale 5. Insegno, d’altro canto, è un professionista e sicuramente sarà in grado di correggere il tiro e scegliere una modalità di conduzione più adatta alle esigenze del pubblico. O almeno questa è la speranza del giornalista.

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