HomeRaccolta dei funghi, i migliori itinerari: qui non torni mai con il cestino vuoto
Raccolta dei funghi, i migliori itinerari: qui non torni mai con il cestino vuoto
Quest’anno l’autunno si è fatto attendere assieme alla pioggia. Gli amanti dei funghi hanno dovuto pazientare un pochino prima di rimettersi alla ricerca di questi frutti preziosi nei boschi.
Non tutti i raccoglitori di funghi sono amanti del trekking. Per molti di loro la ricerca di questi preziosi frutti del bosco distrae dal pensiero del lungo cammino.
Noi pensiamo che si può benissimo essere escursionisti, approfittando di lunghe passeggiate tra i boschi per essere immersi nella natura, che essere “cacciatori” di funghi contemporaneamente. Proponiamo in questo articolo una guida completa, regione per regione italiana, per scoprire i migliori posti in cui cercare funghi.
I migliori posti da funghi al Nord Italia
Vediamo, Regione per Regione, dove è più facile trovare boschi ricchi dei preziosissimi frutti che la stagione dell’autunno a tinte forti ci propone.
Valle D’Aosta: perditi tra gli odori intensi dei boschi di La Thuile ricchi di porcini e finferli, oppure nelle zone limitrofe alle cascate del Lutor, considerate ottimo punto di ricerca a cui poter abbinare una bella escursione lungo la mulattiera che si addentra nelle conifere. Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è anch’esso ricco di specie fungarole, ma occorre informarsi prima presso l’Ente per verificare che non esistano restrizioni particolari. La norma generale per la Valle è che è ammessa la raccolta di una quantità giornaliera non superiore a 1kg per persona.
Trentino Alto Adige con il suo Altopiano della Paganella e il Lago di Molveno, nel Parco Naturale dell’Adamello, in questa regione si possono trovare alcuni tra i luoghi più noti per la ricerca di funghi, con specie che vanno dai prataioli ai gallinacci e naturalmente porcini. Altri posti in Trentino in cui avventurarsi per funghi sono anche i boschi della Val di Sole, Val Rendena, Val di Fiemme e Val di Non. Per la Provincia di Trento è possibile raccogliere 2 kg di funghi al giorno e la raccolta è vietata dalle 19 alle 7.
Friuli Venezia Giulia: Tarvisiano e le valli di Tolmezzo sono i luoghi più noti per la ricerca di funghi in Friuli. In questa regione la normativa prevede una specifica autorizzazione alla raccolta dietro il versamento di un contributo il cui importo varia a seconda della zona interessata.
Veneto, regione ricchissima di posti per andare per funghi, come i boschi del Cadore, in particolare la Val Fiorentinadel Cansiglio e gli altopiani di Asiago.
Lombardia senza allontanarsi troppo da Milano è possibile andare a raccolta di fungo tra il Parco delle Groane, la Val Brembana, l’Alta Brianza e la Bassa Valtellina. Per la raccolta anche qui, come in Friuli, è necessaria l’autorizzazione, rilasciata dai comuni della zona e il tetto massimo è di 3 kg di funghi a persona al giorno.
Liguria: vicino a Genova segnaliamo Bargagli, mentre il luogo più famoso per chi va in cerca di porcini è Sassello, in provincia di Savona.
Centro Italia
Emilia Romagna: in questa regione segnaliamo Val di Taro madre del fungo IGP, il fungo di Borgotaro, a seguire le vallate di Parma, la Val Baganza, la Val Trebbia, la Val Nure e la Val Ceno. Il regolamento regionale emiliano dispone che il quantitativo massimo di funghi che è possibile raccogliere non può superare i 3 kg, di cui non più di 1 kg delle specie Amanita caesarea e Calocybe gambosa, il Prugnolo.
Toscana: i boschi di querce lungo la la strada che da Civitella Marittima va a Roccastrada sono sono ricchi di porcini profumatissimi, così come lungo la strada che da Castel del Piano prosegue verso il Monte Amiata, con i boschi di castagno che custodiscono B. reticolatus, B. aereus e C. Cibarius. La raccolta dei funghi può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto.
Marche: il Monte Catria, in provincia di Pesaro, è una zona tra le più famose per i funghi, altri luoghi buoni sono il Monte Nerone e l’area del Parco della Gola Rossa. La raccolta dei funghi può essere esercitata da persone che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età per un massimo di 3 kg al giorno.
Abruzzo: iuoghi dove andare a caccia di funghi in questa meravigliosa regione tra mare e monti sono i Monti della Laga e la Marsica ed il regolamento prevede che la raccolta di funghi massima giornaliera non può superare i 3 kg.
Umbria: nel cuore verde d’Italia i funghi sono presenti sui Monti Martani, Serano e Subasio, e in particolare nei boschi di Montebibico, nella zona della Vallocchia e di Pompagnano. I boschi ricchi di funghi sono anche nei dintorni di Umbertide, di Città di Castello, Perugia (Monte Malbe), Terni e Orvieto, per citare le città più famose, mentre per le zone di Foligno, sono da segnalare Sellano e Pettino. La raccolta dei funghi può essere esercitata dall’alba al tramonto, da persone che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età non oltre ai 4kg a persona al giorno.
Lazio: le migliori zone sono quelle del Terminillo, di Filettino, la Valgranara e il Parco dei Monti Simbruini, oltre all’alta valle del Velino. Il regolamento regionale prevede una raccolta massima giornaliera non può superare i 3 kg.
I migliori posti da funghi nel Sud Italia
Campania: in Irpinia, tra i più famosi troviamo i tartufi di Laceno, senza dimenticare i boschi del Cilento. Il regolamento della Campania stabilisce che non è possibile raccogliere più di 3 kg a persona al giorno ed è obbligatoria la pulizia del fungo in loco.
Basilicata, Molise e Puglia: i sentieri intorno a Potenza e Aliano offrono boschi ideali per andare per funghi, mentre in Molise si segnalano Sannio, Monti della Meta e Parco del Maltese. In Puglia non perdere l’occasione di avventurarti nelle zone dellaMurgia e del Salento che potrebbero offrire qualche bella sorpresa.Qui la quantità massima consentita è di 3kg al giorno per persona.
Calabria: tra i più ricchi sia come quantità che come diversità di funghi ci sono i Monti della Sila, a partire naturalmente dal porcino. Ma anche l’Aspromonte è un vero scrigno di prelibatezze d’autunno. Il limite massimo giornaliero per la raccolta è di 3 Kg ed è vietata all’interno delle riserve naturali.
Sardegna: la Gallura è la zona più ambita dai fungaroli, qui si trovano specie come i Prataioli, gli ovuli, porcini, gallinacci e i finferli. Nell’isola è consentita la raccolta di quantità giornaliera non superiore a 4 kg per i funghi epigei e non superiore ad un chilogrammo per i funghi ipogei.
Sicilia: la raccolta è più ricca in due zone e nello specifico il Parco dell’Etna e il Parco dei Nebrodi, in cui la raccolta massima è di 4kg a persona al giorno.