Nuova formula di concerti “sleeping”: l’idea geniale di un artista teramano

È un viaggio sensoriale sicuramente poco comune, un’esperienza insolita che è un concerto ma, contemporaneamente, anche molto di più: a proporlo è il Salotto dei Sognatori di Francavilla al Mare.

Effettivamente, a ben vedere quali sono le caratteristiche di questa iniziativa, forse chiamarla semplicemente concerto è poca cosa: durante l’evento ci si può infatti allungare sui tappeti, rilassarsi sui cuscini e sulle poltroncine, chiudendo fuori dalla porta – almeno per un po’ – la consueta confusione della città e lo stress che si vive e si accumula durante la giornata.

sleeping concert
In Abruzzo si sperimentano gli sleeping concert, eventi molto particolari, a metà tra concerto e meditazione – abruzzo.cityrumors.it

Nasce con queste ambizioni lo “Sleeping concert”, un evento che è a metà tra un concerto e un momento meditativo e rilassante.

Ad essere protagonista dell’iniziativa è Fabio Bonomo, regista, attore, mimo e musicista teramano. Dopo anni di ricerca l’artista ha messo su un progetto sonoro davvero molto particolare, ribattezzato “Sleeping concert” e in grado di coinvolgere tutti i presenti in un’atmosfera sospesa e quasi onirica, in un viaggio dei sensi, immersi in vibrazioni e in frequenze che possono rilassare il corpo e liberare la mente.

Gli strumenti utilizzati nell’evento sleeping

Gli strumenti utilizzati all’interno dell’evento provengono da diverse parti del mondo. Tuttavia, vengono staccati e decontestualizzati dalle loro tradizioni e dai canoni ritmici propri di ognuno di essi, per essere riadattati e integrati in questa esperienza molto particolare.

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L’idea di questa particolare iniziativa è di un artista teramano, scopriamo insieme tutti i dettagli dell’evento – abruzzo.cityrumors.it

Peraltro, buona parte degli strumenti che vengono adottati all’interno di questo evento è particolarmente diffusa nella musica terapeutico vibrazionale, potendo così condurre lo spettatore all’interno di un percorso in cui vengono sollecitate numerose sensazioni che variano evidentemente a seconda del soggetto, fino ad arrivare in uno stato di totale relax, quale obiettivo dell’iniziativa.

Trovano così spazio campane tibetane e giapponesi, crystal singing bowls, gong, water spring bowl, waterphone, braintuning forks, e ancora spring drum, euphone, sintetizzatori, oggetti sonori e molto altro ancora, in una vera e propria scoperta dei suoni, sempre sovraordinata e guidata dall’artista, che accompagnerà in tal modo gli spettatori in un percorso straniante, lontano dalla frenesia dei ritmi quotidiani.

A concludere e ad arricchire l’esperienza, alla fine del concerto verranno serviti tè, infusi e dolci. A tal fine, ai partecipanti è richiesto di portare con sé la propria tazza, per un momento di ulteriore relax e condivisione.

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