Dura condanna nei confronti di un uomo, accusato di violenza nei confronti del nipote. La vicenda risale ad agosto 2011. Il commento dell’avvocato della vittima.
Lo aveva fatto salire in auto con la scusa che gli avrebbe pagato l’abbonamento dell’autobus e da quel momento sono iniziate le violenze nei confronti del nipote. La vicenda ora si è conclusa con la condanna nei confronti dell’uomo. Il tribunale ha deciso di adottare il pugno duro e non accettare la richiesta avanzata dalla Procura.
L’accusa, infatti, aveva chiesto una condanna a tre anni per l’uomo. I giudici, però, non hanno accettato la richiesta decidendo per una pena superiore ai 7 anni di reclusione oltre che naturalmente il risarcimento dei danni alle parti civili in separato giudizio. Non è da escludere un ricorso in secondo grado, ma per il momento la sentenza chiude un incubo della vittima.
La vicenda, come detto in precedenza, risale al 2011. L’uomo, in cambio di un abbonamento dell’autobus, è riuscito a violentare in più di un’occasione il giovane. Alla fine, però, gli abusi sono usciti alla luce ed è iniziato un lungo processo, che si è concluso con la condanna nei confronti dell’indagato. La condanna è stata di sette anni ed ora non si escludono dei ricorsi in secondo grado dopo le motivazioni.
Di certo la decisione del giudice chiude per ora un incubo andato avanti per diverso tempo. Non ci resta naturalmente che aspettare le prossime settimane per capire se la vicenda è definitivamente finita oppure si dovrà affrontare un nuovo impegnativo processo.
Soddisfazione da parte del legale della vittima che ha parlato di giustizia fatta subito dopo la sentenza. Ma, come detto in precedenza, la vicenda potrebbe non essere definitivamente finita qui. La famiglia, infatti, attende l’irrevocabilità della sentenza per procedere in sede civile ed ottenere un risarcimento dei danni. Fermo restando che quanto accaduto non sarà semplice dimenticare per le due vittime coinvolte in questa vicenda.