Vasto. L’Associazione culturale Akedà, in collaborazione con il Comune di Vasto, cura e organizza la mostra fotografica “Metafisica. Chiaroveggenza dell’astrazione”, progetto nato da un’idea della scrittrice e fotografa viterbese Simona De Marchis e dell’architetto vastese, Piero Geminelli.
La Mostra verrà allestita a partire dal 25 aprile fino al 17 maggio p.v., con apertura nei weekend e nei giorni festivi, nelle eleganti ed esclusive stanze di Quarto della Marchesa al Piano Nobile dello storico e pregevolissimo Palazzo d’Avalos.
La fotografia, strumento legato alla materialità dell’esistente (C. Marra), può confrontarsi con l’ipotesi di una Metafisica intesa come dimensione superiore ed estranea alla fisicità delle cose. Accade quando cinque fotografi danno vita a visioni che colgono lo “spettrale metafisico” visibile solo a “rari individui in momenti di chiaroveggenza” (De Chirico).
Un aspetto che si traduce in narrazioni potenziali, ovvero libere da rigidi e imposti significati; in una fotografia sospesa, in cui emerge il concetto del tempo metafisico. Perché la fotografia è vincolata da precise coordinate spazio-temporali, ma l’immagine metafisica che offre ha un potenziale di soluzioni spaziali e temporali che sono infinite.
Nella particolarità delle visioni e delle individualità dei fotografi, la mostra può dirsi Metafisica non per coincidenza formale, ma per le poetiche, per la loro possibilità di confluire su un unitario piano di situazione: la contemplazione del mondo che pone l’uomo di fronte alla verità, all’equilibrio tra forma e sostanza.
La tematica, squisitamente filosofica (da Aristotele a Kant), in alcune “visioni” è ispirata, ma non condizionata, dall’importante filone artistico della pittura italiana del Novecento, la Pittura metafisica, elaborata, appena dopo il primo dopoguerra, da Giorgio De Chirico.
Metafisica. Chiaroveggenza dell’astrazione è un progetto nato a novembre 2014. Estesa ad un selezionatissimo gruppo di giovani fotografi (a De Marchis e Geminelli si sono affiancati Lucio Inserra, Pamela Piscicelli, Enzo Francesco Testa) chiamati ad interpretare il tema della Metafisica, il progetto ha trovato una prima concretizzazione nella mostra realizzata presso il Polo Museale di Lanciano dal 27 dicembre 2014 al 2 gennaio 2015.
Una sorpresa per i fotografi e per la curatrice: le “visioni metafisiche” dei fotografi si susseguivano in piena autonomia l’una dall’altra, eppure dialogavano in termini di armonia e di reciproco rimando.
A Vasto la tematica filosofica si sposa con un contesto di assoluta eleganza e importanza storico-architettonica: la mostra è accolta dalle prestigiose sale del “Quarto della Marchesa” al piano nobile di Palazzo d’Avalos, nell’ala destinata a Pinacoteca.
Novità dell’edizione vastese, il pubblico potrà entrare all’interno di una delle “camere luminose” di Enzo Francesco Testa, ovvero fare concreta esperienza dell’espediente utilizzato dal fotografo per catturare l’immagine di una veduta esterna al Palazzo d’Avalos naturalmente proiettata (tramite un foro stenopeico praticato in una stanza oscurata) sulle pareti della camera.