Ogni anno il diabete provoca la morte di oltre 5 milioni di persone ed è l’ottava causa di mortalità nel mondo. I Lions da anni stanno affrontando questa emergenza sanitaria mondiale attraverso service, momenti di sensibilizzazione e soprattutto di informazione per divulgare al massimo la conoscenza di questa patologia, così da combatterla al meglio.
Per questa ragione anche a Montesilvano è stato organizzato un incontro informativo dal titolo “I Lions contro il diabete”, che si terrà domani, sabato 27 gennaio, nella Sala Consiliare del Comune dalle 9.30.
Il programma. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Montesilvano si aprirà con il saluto istituzionale del vicesindaco Ottavio De Martinis e del presidente Valter Armellani. Si susseguiranno poi gli interventi dei medici Stefano Guarracini su “Cuore e Diabete”, Ester Vitacolonna coordinatrice distrettuale Lions Club e professore associato della Scuola di Medicina e Scienze della Salute dell’Università d’Annunzio Chieti – Pescara, su “Diabete e donna, diabete e gravidanza”, Rosa Maria Di Biagio, medico specialista in Endocrinologia e malattie del metabolismo e direttore sanitario Centro Life Care, su “Le complicanze nel diabete. Occhio al piede”, Alessandra Minetti e Cristiana Del Papa di ASAD, Associazione Diabetici Pescara e Provincia Onlus, coordinatori biennio 2016/2018 coordinamento associazioni diabetici Abruzzo su “L’esperienza del diabetico, l’importanza della prevenzione e di un corretto stile di vita”.
«La riflessione stimolata dal Lions Club di Montesilvano – dichiara l’assessore alla cultura Ottavio De Martinis – è molto interessante perché incentra l’attenzione su una patologia che è purtroppo molto diffusa, forse anche a causa di cattive abitudini alimentari. Ad un miliardo di persone che soffrono la fame si oppone un altro miliardo di persone che è affetto da obesità e da malattie cardiovascolari o anche tumorali dovute ad una malsana alimentazione. Altro paradosso riguarda lo spreco di cibo: ogni anno nel mondo si perdono 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, circa 1/3 della totalità del cibo prodotto per il consumo umano. Ecco, tutti questi impressionanti dati ci mettono davanti ad un dovere, quello di sensibilizzare al massimo e lavorare sulla prevenzione a tutto tondo».