“Con la delibera n. 24 del 24 gennaio scorso la Giunta regionale ha approvato l’85% dell’Atto aziendale della Asl di Pescara, ponendo l’Azienda in condizioni di piena operatività; in ogni caso l’atto dovrà essere oggetto di ulteriore approvazione affinché sia pienamente corrispondente alle Linee Guida e al Piano di riqualificazione regionale, per la restante parte”, è l’annuncio di Enzo Del Vecchio, segretario particolare del presidente Luciano D’Alfonso.
“Destano profonde perplessità i rilievi dell’assessorato alla Sanità, relativi all’approvazione con prescrizioni dell’atto di autonomia aziendale dell’ASL di Pescara”, ha commentato l’assessore regionale, Donato Di Matteo.
“Più specificatamente”, continua, “sulle scelte riguardanti i presidi ospedalieri di Penne e Popoli si ribadiscono le decisioni assunte dal comitato appositamente istituito e che fanno riferimento al Decreto sugli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici 2016-17 e che hanno riguardato l’organizzazione del presidio di Popoli per la durata di tre anni, ulteriormente prorogati dalla finanziaria di quest’anno. L’ASL aveva opportunamente considerato queste decisioni del Legislatore Nazionale nella proposta di atto aziendale al fine di mantenere i livelli essenziali di assistenza nelle aree interne della provincia di Pescara come ho chiesto, da tempo e con forza”.
“A questo proposito invito il Presidente D’Alfonso e l’assessore competente a recuperare una opportuna dose di buon senso al fine di salvaguardare l’ospedalità pubblica nelle aree interne della provincia di Pescara“, incalza l’assessore regionale. “Desta inoltre preoccupazione la scarsa considerazione dei servizi territoriali, che rischia di depauperare ulteriormente l’articolazione dell’offerta sanitaria dell’Asl di Pescara. Il riequilibrio dell’offerta sanitaria in ambito territoriale è condizione necessaria per portare ad una desaturazione della ospedalità e del ricovero attraverso un sistema di cure diffuse e un contestuale rafforzamento soprattutto delle aree interne”.
“Per quanto attiene alla impossibilità di esprimere parere positivo in ordine alla previsione dell’atto aziendale della UOC Cardiologia e Interventistica con UTIC ritengo, che anche in questo caso occorra rivalutare la decisione in merito. Su questi argomenti”, conclude l’assessore Di Matteo, “annuncio la mia determinata battaglia, insieme a coloro che condividono con me il mio impegno, al fine di ottenere le doverose risposte per la salvaguardia della sanità pubblica nella provincia di Pescara e più in generale nella regione Abruzzo”.
“L’importante presidio di Pescara e le realtà di Penne e Popoli”, ha concluso in merito Del Vecchio, “avranno la nostra costante attenzione perché si abbia un miglioramento costante del processo di riorganizzazione e riqualificazione che non penalizzi i cittadini di quei territori. Gli atti delle Asl – conclude – non sono totem e non sono libri sacri. Gli Atti aziendali si adottano, poi vengono integrati dalle osservazioni dei portatori dei legittimi interessi territoriali, nel quadro della compatibilità della programmazione sanitaria, e a conclusione si approvano, diventando definitivi e vigenti. Qualunque tentativo di strumentalizzazione ha ben altre finalità”.