Si tratta della 5^ puntata della serie “Pietre d’inciampo”, che avrà come titolo: “Alberto Pepe e i 44 eroi di Unterluss”. La serie ripercorre in 6 episodi le vicende di 6 famiglie vittime della Shoah e della persecuzione nazifascista in Italia, a cui sono dedicate altrettante Pietre d’inciampo. Queste sono collocate di fronte alle ultime abitazioni dei cittadini o soldati che hanno vissuto e conosciuto persecuzioni, torture e morte da parte del regime nazifascista e in particolare di coloro che sono stati internati nei campi di concentramento tedeschi.
In questa puntata, condotta da Annalena Benini, la vicenda si concentra sulla storia di Alberto Pepe, arruolato come ufficiale nella seconda guerra mondiale, che dopo l’armistizio si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale e di collaborare con i nazisti. Catturato il 15 settembre 1943 e imprigionato nei campi tedeschi, fu trasferito nel campo di Unterlüss a seguito di un atto eroico: si offrì, assieme ad altri 43 tra soldati e ufficiali italiani, al posto di 12 giovani soldati destinati alla fucilazione. Il 4 aprile 1945 fu tra le sei vittime di quei 44 eroi. La pietra d’inciampo a lui dedicata nel 2016, si trova a Teramo, in Via Cavour 2, di fronte al Castello Della Monica.
La città sarà teatro della narrazione, con immagini prese dai luoghi significativi della vita di Alberto Pepe e con interviste, tra le quali quella al nipote Alberto Melarangelo (attuale presidente del consiglio comunale), che ha anche fornito ai curatori della trasmissione materiale fotografico inedito e le lettere dalla prigionia, con brani che verranno letti durante la trasmissione.
Particolare rilievo, sarà posto alla vicenda degli IMI, Internati Militari Italiani, quei soldati che dopo l’8 settembre rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò, rimasero fedeli all’esercito italiano e al giuramento nei confronti della Patria, non del fascismo; dissero no a chi chiedeva di lavorare e collaborare col fascismo e pagarono con la vita tale scelta. Sarà anche intervistato Michele Montagano, ultimo reduce dei 44 eroi di Unterluss, che racconta l’episodio della mancata sepoltura di Alberto Pepe, tra gli scherni dei soldati nazisti.
La trasmissione è una occasione di visibilità, dal punto di vista storico, per la città perché tra l’altro segue quelle dedicate ad importanti città italiane, quali Roma, Torino, Trieste e Bologna.