L’artista Cortellini va in pensione. L’ultima opera donata al Parco Nazionale del Gran Sasso

In occasione del suo pensionamento, l’artista Silvio Cortellini ha deciso di fare dono al Parco, “inteso come comunità di persone che vivono nell’area protetta”, la sua ultima opera pittorica.

Cortellini è pittore e scultore e le sue opere, come la sua esistenza, sono indissolubilmente legate agli ambienti e alla natura del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Fino ad oggi ha fatto parte della squadra dei dipendenti dell’Ente Parco, frequentando assiduamente quegli stessi luoghi che ispirano la sua espressione artistica, ed in cui vive ed opera, nel territorio di Fano Adriano.

“Silvio Cortellini si ascrive alla tradizione alta di una pittura rurale sebbene con una rivisitazione del tutto originale. L’intensità dei colori e la particolare rappresentazione grafica complessa traggono naturale spunto dalla Biodiversità di valore del nostro straordinario territorio.” dichiara il Presidente del Parco Avv. Tommaso Navarra “Non è un caso, quindi, che l’artista sia nato e sia vissuto nel territorio del Parco ed abbia prestato la propria attività lavorativa in favore del nostro Ente che saprà custodire e valorizzare le sue opere, testimonianza genuina di un’arte naturale”.

Cortellini è artista molto apprezzato, ed ha esposto in vari contesti, comprese alcune mostre a New York. Ha iniziato a dipingere appena tredicenne con il pittore romano Alessio Menghini, per iscriversi nel 1969 al Liceo Artistico di Teramo, ma è dal pittore Guido Montauti che ha ricevuto l’eredità più determinante e duratura, essendone stato, per stessa ammissione del Maestro che fondò il movimento artistico del “Pastore Bianco”, “l’allievo prediletto e più apprezzato”.

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