Teramo. Nel pomeriggio di ieri è stato sottoscritto da una parte degli ex dipendenti MODUS impiegati nell’appalto manutenzioni della ASL di Teramo con l’assistenza della FIOM, un accordo con il CNS (il consorzio nazionale che si è aggiudicato l’appalto poi affidato alla MODUS) per il pagamento delle competenze di fine rapporto (dal 4 luglio scorso, i lavoratori licenziati da MODUS, sono stati assorbiti dalla cooperativa ravennate Kineo).
“Il CNS, però”, spiega Mirco D’Ignazio, segretario provinciale FIOM CGIL, “ha ritenuto di dover pagare soltanto i giorni di lavoro effettuati nel mese di luglio, la tredicesima ed i permessi, lasciando fuori il TFR e le ferie residue. Tale scelta costringe da un lato i lavoratori ad aspettare i tempi dell’INPS per il pagamento del TFR legato alla procedura fallimentare attivata da MODUS, dall’altro a dover proseguire la battaglia per vedersi pagate le ferie residue che altrimenti verrebbero perse. Riteniamo che non ci si possa fermare qui e ribadiamo la richiesta al CNS di pagare anche le ferie ai lavoratori: non è possibile che la cattiva gestione di MODUS, più volte denunciata anche pubblicamente dalla FIOM di Teramo e culminata con la richiesta di concordato preventivo, ricada sulle spalle dei lavoratori. Una gestione sulla quale non hanno vigilato abbastanza ASL e CNS e che oggi rischia di costare fino a duemila euro per lavoratore”.
E ancora: “Importante, così come è accaduto in passato, che vi sia subito un intervento forte e risolutivo della ASL con l’obiettivo di tutelare quei lavoratori che, ogni giorno, con sacrificio e professionalità, consentono che le strutture sanitarie della provincia siano funzionanti e sicure. Troppo spesso, infatti, viene sottovalutata l’importanza e la delicatezza del ruolo che i manutentori svolgono, ad esempio, negli ospedali: chi garantisce che vi sia costantemente la corrente elettrica per sale operatorie e macchinari salvavita? Chi fa in modo che siano sempre attivi riscaldamento ed acqua calda? Chi si preoccupa di sbloccare le porte di emergenza? I manutentori, quelli stessi a cui oggi non viene riconosciuto il pagamento delle ferie.
Crediamo, quindi, che la sensibilità di tutte le parti in campo, CNS ed ASL in particolare, possa essere sufficiente per capire che con tempestività il problema deve essere risolto, evitando di costringerci ad innalzare il livello della lotta sindacale”.