Il Teatro comunale di Teramo è un punto di riferimento della cultura per i cittadini della provincia abruzzese, ma si trova al centro di un caso riguardante la sua ristrutturazione che sembra aver incontrato nuovi ostacoli.
Il compositore e direttore d’orchestra teramano Enrico Melozzi si fa portavoce della gente urlando la sua indignazione per tutti gli ostacoli e le perdite di tempo che stanno impedendo ai cittadini della città di Teramo di riavere il più comodo e vicino alla gente ingresso del Teatro comunale in corso San Giorgio.
I lavori di ristrutturazione hanno proprio quell’obiettivo: riportare l’ingresso presso corso San Giorgio, considerato più agevole per i residenti. I lavori dovrebbero partire nel 2024 e terminare entro il 2026, ma non è detto che sarà così, perché tanti intoppi stanno ostacolando questo programma, ultimo dei quali il ricorso effettuato da un negozio che si trova proprio in quella zona e che dovrebbe restituire i locali al Comune.
Il negozio Sottosopra non vuole restituire i locali: Melozzi infuriato
Perché si è arrivati a questo? Il teatro comunale di Teramo fu inaugurato nel 1868 divenendo da subito punto di riferimento della cultura locale. Tuttavia, nel 1959 fu demolita la struttura originaria, una decisione che fu promossa dall’amministrazione Carino Gambacorta e appoggiata dalla maggioranza della cittadinanza. In quel periodo, si fece largo il desiderio di dotare la città di un Cineteatro più moderno, ma la costruzione di questa nuova versione del Teatro fece scomparire l’ingresso in corso San Giorgio.
In quella zona, nel tempo, si sono avvicendate varie strutture commerciali, come ad esempio la Standa, fino ad arrivare ai giorni nostri, con il negozio Sottosopra ad aver preso quel posto. Si tratta di un outlet che vende principalmente abbigliamento e che ha sede proprio in corso San Giorgio 8, pertanto, la ristrutturazione del teatro che riporterebbe l’ingresso sul corso ha bisogno anche dei locali ora occupati dal negozio.
I locali sono di proprietà del Comune, ma lo store non è intenzionato a renderli indietro, facendo anche ricorso al TAR. Il direttore d’orchestra Enrico Melozzi, nato a Teramo, non ci sta e ha dichiarato: “C’è un progetto meraviglioso per restituire vita al teatro. Ora quanto ci vorrà per vederlo realizzato? È giunto il momento di sollevare il velo di Maya dalla questione del Teatro Comunale di Teramo, trasformato in un cimitero di cultura, dove un tempo risuonavano arie e sinfonie, ora echeggiano solo le voci del commercio. Perché si vuole bloccare la cultura in una città intera per un negozio?“
Melozzi conclude dicendo: “Spero che per una volta vinca la vera giustizia, non quella degli interessi privati“.