Il Montepulciano declinato in 4 regioni che si affacciano sull’Adriatico FOTO

Un successo l’iniziativa organizzata dalla Fondazione Italiana Sommelier Abruzzo Adriatico la degustazione di ben 11 Montepulciano vinificati nelle Marche, in Molise, in Puglia e ovviamente in Abruzzo. In campo il vice sindaco Fabrizio Di Bonaventura, esperto sommelier, al suo fianco il presidente della Fondazione Daniele Erasmi.

11 grandi vini di produttori che hanno saputo trasformare il Montepulciano in una eccellenza nazionale e internazionale. In Abruzzo il vitigno Montepulciano viene coltivato sul 57 per cento dei territori a vigneti.

A raccontare la storia di questo vitigno il professor Paolo Lauciani, sommelier di grande spessore culturale, fine conoscitore della materia che ha accompagnato i presenti in un percorso di degustazione emozionale, che ha permesso a molti di scoprire come la stessa uva possa raccontare le caratteristiche diverse di un territorio, attraverso i profumi, i colori, la maestria dei vignaioli che con passione e cuore producono questo importante vino.

L’iniziativa fa il paio con “Vignaioli di Professione” che periodicamente Fabrizio Di Bonaventura ha proposto con appuntamenti altrettanto interessanti nei locali dell’enoteca di Controguerra. Il confinamento imposto dal covid19 ha cancellato gli incontri. E quello di ieri sera, organizzato nei locali del ristorante Baobab, è stato il primo appuntamento con tanta gente, rispettando il distanziamento sociale.

Dispiace solo che ad un certo punto della serata sono arrivati gli uomini della Guardia di Finanza per controllare se tutte le norme anti covid fossero rispettati. Gli organizzatori avevano organizzato tutto a perfezione. Ma la presenza delle fiamme gialle, che hanno stilato un rapporto e controllato che tutto fosse a norma, lascia intuire che a qualcuno le iniziative del vice sindaco di Controguerra diano fastidio.

La serata è comunque andata avanti ugualmente e i vini degustati ieri sera confermano come il Montepulciano sia un vino che non teme rivali più osannati. Tutto questo grazie a quei vignaioli che hanno scommesso su questo vitigno che oggi regala grandissime soddisfazioni a chi produce e soprattutto a chi sorseggia un calice di Montepulciano. Un modo per far conoscere anche la bellezza di alcuni territori.

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