L’associazione ha chiesto un intervento da parte degli organismi preposti ai controlli, in quanto gli odori fanno pensare che non vengano bruciati solo scarti vegetali, ma anche materiali di altra natura, con i conseguenti problemi per la salute pubblica che ne potrebbero derivare.
Puntuale è arrivata la risposta del Settore Ambiente ed Igiene Urbana del Comune che, nel precisare che è sempre vietata la combustione di rifiuti diversi dai resti di manutenzioni di giardini, ha evidenziato che, per quanto riguarda la bruciatura dei residui vegetali, ad integrazione dell’art. 22 del Regolamento Comunale di Igiene Pubblica, sono state dettate puntuali disposizioni con ordinanza sindacale n. 547 del 24/11/2016.
In particolare il Comune ricorda che è vietata la combustione dei residui di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco delle attività svolte dalle imprese agricole nel periodo di divieto assoluto che va dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno.
L’ordinanza dispone altresì che la Polizia Municipale, nonché gli altri organi di vigilanza, sono incaricati della vigilanza, determinando le sanzioni in caso di inottemperanza.
Pertanto il Comune invita i cittadini a segnalare tempestivamente la presenza di roghi alla Polizia Municipale, ai Carabinieri Forestali, o ad altro organo di polizia al fine di reprimere questa pericolosa modalità di gestione dei rifiuti vegetali.
Quindi, com’era immaginabile, i fuochi accesi nel periodo tardo primaverile ed estivo sono illegali, ed è sempre illegale bruciare rifiuti che non siano scarti vegetali. La cosa, evidentemente, sfugge però a molti, visto che il quartiere, anche nei giorni scorsi, è invaso da odori da combustione, derivante da fuochi che non è facile individuare, perchè probabilmente accesi in luoghi isolati e nelle ore serali e notturne.
L’appello, quindi, è di segnalare alla pollizia municipale, sperando possa intervenire, e ai carabinieri (seppure la cronica carenza di organico delle forze di polizia rende, purtroppo, vana la speranza di un celere intervento), l’accensione di fuochi e, agli incivili che continuano a bruciare di tutto e di più, di farla finita con una pratica che non è solo dannosa olfattivamente.
La mamma dei cretini, è noto, è sempre incinta, ma chi gioca con il fuoco, prima o poi, si brucia.