Giulianova. Con la lettura finale dei saluti istituzionali si è chiusa la commemorazione del centenario della morte (1919/2019) del soldato della Legione Cecoslovacca del fronte russo, Jan Kelbl.
Il Commissario della delegazione di Teramo dell’INGORTP, Walter De Berardinis, ha letto i messaggi di Hana Hubáčková, Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia; Ján Šoth, Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia e il Colonnello Pavel Budínský, Presidente dell’Associazione Nazionale Legionastoriri Cecoslovacchi.
Erano presenti anche tutti i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma di Giulianova e due classi V Liceo Scientifico “Marie Curie” di Giulianova, accompagnate dai docenti: Claudia Calvarese, Vincenzo Napodano e Gianni Michitelli. Durante la lezione di storia patria tenuta da “De Berardinis” sui soldati giuliesi nella 1° e 2° Guerre Monfiali, all’interno del parco delle Rimembranze, sono state fatte leggere le lettere originali (collezione del curatore dell’evento) dei soldati al fronte e nei campi di prigionia. Lo spunto per questa inusuale lezione tra le tombe è nata dopo le vicende di Macerata (una ragazza offese una Brigata della 1° G.M.) e il recente caso del Liceo di Cuneo (saluti romani in classe).
La giornata è terminata con la visita di altre tombe di soldati giuliesi morti tra le due guerre mondiali, durante la guerra di Libia e Africa Orientale, il periodo della Resistenza e i bombardamenti su Giulianova.
Nei prossimi giorni, la Guardia d’Onore De Berardinis, protocollerà una proposta al Commissario Straordinario, Eugenio Soldà o al prossimo Sindaco di Giulianova, per lasciare a perpetua memoria almeno quattro tombe significative per la storia della città presenti nelle cappelle comuni: Maria Garro, vittima civile dei bombardamenti su Giulianova nella 2° G.M; Vincenzo Alleva, fucilato dai tedeschi nella Villa la Montagnola/Migliori nel 1944; Giuseppe Ettorre, pittore e reduce dalla 1° G.M. in Francia con la divisa americana; Carmine Di Giallorenzo, soldato del 2° Genio morto nell’ospedale da campo 167 il 5 maggio 1918 a Fontaniva (Padova).