Giulanova. L’Associazione culturale “Veliero – Riccardo Cerulli” presenta sabato 23 giugno, alle ore 18:00, presso il Loggiato del Sottobelvedere, l’incontro con il professor Aurelio Manzi sul tema “Storia dell’ambiente nell’Appennino Centrale”.
Aurelio Manzi, naturalista botanico e storico ambientale, ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni scientifiche ed è autore di diversi volumi tra cui Libro rosso delle piante d’Italia, Origine e storia delle piante coltivate in Abruzzo, Piante sacre e magiche in Abruzzo, Flora popolare d’Abruzzo, Piante alimentari in Abruzzo, Pastori lanaioli e contadini, etc. Gran parte della sua produzione divulgativa interessa il settore della storia e trasformazione del paesaggio e dell’agricoltura nell’Italia centrale. L’incontro avrà come tema centrale il libro “Storia dell’ambiente nell’Appennino Centrale – La trasformazione della natura in Abruzzo dall’ultima glaciazione ai nostri giorni”.
L’ Abruzzo è una terra, posta al centro del Mediterraneo, con una natura straordinaria che esprime una biodiversità eccezionale, raramente riscontrabile in ambito italiano ed europeo. Eppure, l’azione dell’uomo, fin dalla sua comparsa, ha influito sulla natura primordiale, ha sistematicamente trasformato l’ambiente per adattarlo alle sue esigenze di vita. Oggi non c’è ettaro di terreno che non abbia risentito dell’attività antropica. Aurelio Manzi ripercorre la storia dell’ambiente nella regione, dall’ultima glaciazione fino ai nostri giorni, con gli occhi del naturalista attento alle vicende umane. Analizza le trasformazioni ambientali nelle diverse epoche, i cambiamenti nel paesaggio e nell’agricoltura, le mutazioni nelle comunità faunistiche e floristiche. Si sofferma sulla distruzione di importanti ecosistemi come il lago Fucino, uno dei più estesi bacini italiani, oppure la preziosa torbiera di Campotosto, le aree paludose e la fascia costiera, indugia sulla devastazione dei grandi complessi forestali, in particolare le selve della pianura. Indaga su alcuni processi oggi in atto di portata storica, tra cui l’abbandono della fascia montana e collinare con la conseguente urbanizzazione della costa, i cambiamenti climatici e gli effetti ambientali che ne derivano.
Modera ed introduce l’incontro il Presidente della Associazione, il professor Andrea Palandrani. Ingresso gratuito.