Monteodorisio. Domani domenica 15 settembre, con inizio alle ore 19.30, presso la Chiesa di San Giovanni Battista di Monteodorisio, dove è conservato un prezioso organo del 1757 opera di Francesco D’Onofrio di Caccavone, andrà in scena il tredicesimo appuntamento del Festival Organistico Internazionale “Zefiro torna” con il concerto del Maestro organista Cosimo Prontera.
Il programma si aprirà con le note di Giovanni Salvatore, per poi proseguire con alcune arie di Jan Pieterszoon Sweelinck, Girolamo Frescobaldi, Alessandro Scarlatti, Bernardo Storace, Leonardo Leo prima di concludersi con la Sinfonia di Niccolò Piccinni. Cosimo Prontera si diploma in Organo e composizione organistica e in Clavicembalo. Perfeziona gli studi organistici con Koopman, Zerer, Koiman, il basso continuo e la musica da camera con Cristensen, Morini e Gatti. Approfondisce il repertorio napoletano con Del Sei e Settecento con Florio. Per la Casa Editrice “IL Melograno” di Roma nel 2003 pubblica la prima edizione scientifica de Le Composizioni per Tastiera di Leonardo Leo; dello stesso è in fase di ultimazione il secondo tomo dei Partimenti e concerti per violoncello. È titolare della cattedra di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza e docente di pratica del basso continuo e organo antico nell’ambito del biennio di specialistico in “Musica Antica” È il fondatore e direttore artistico e musicale dell’Orchestra barocca La Confraternita de’ Musici, formazione di strumenti originali che dal suo nascere ha ricevuto lusinghieri consensi di pubblico e critica registrando per Rai1, Rai3, Radio Rai 3, Radio Vaticana, Bbc radio, Radio Tallin. Con lui e La Confraternita de’ Musici collaborano musicisti di fama internazionale come i violinisti Gatti, Montanari, D’Orazio, Guglielmo, il flautista Gatti, i soprano Bertagnolli, Miatello, il sopranista Lopez, Sara Mingardo e Gloria Banditelli, i violoncellisti Coin e Nasillo, i direttori Annibale Cetrangolo e Giovanni Acciai. All’attività concertistica e didattica affianca quella musicologia indagando sui musicisti pugliesi della “scuola napoletana” tra il XVII e XVIII sec. e in particolare sul più grande musicista che la sua terra abbia avuto: Leonardo Leo. L’ingresso è libero.