Vite al limite nella bufera, non si arrestano le critiche che riguardano il programma e le accuse al Dottor Nowzaradan sono sempre più insistenti.
“Vite al limite” con il tempo è diventato un programma molto seguito. I protagonisti delle storie hanno sognato una seconda vita, ma di questi tempi, però, le cose non stanno più così, infatti, la realtà è molto più triste. Il Dottor Nowzaradan finisce nei guai e tornare indietro sembra veramente difficile.
Sappiamo che nel programma i protagonisti portano storie sempre diverse e affrontano le loro difficoltà e superando i loro limiti. Ma andiamo con ordine e capiamo, cosa è accaduto e perché tutto potrebbe prendere una piega diversa.
Vite al limite, cosa è accaduto e perché in futuro potrebbe incidere
Come abbiamo già detto “Vite al limite“, racconta la dura esperienza dei protagonisti, il programma va in onda dal 2012. Con il tempo abbiamo visto il cambiamento di molte persone, grazie all’intervento del Dottor Nowzaradan. Nel programma sono arrivate persone che si sono affidate allo specialista per guarire da una disfunzione fisiologica difficile da contrastare.
Altri, invece, a raggiungere il peso a causa della sedentarietà e della pigrizia, c’è, invece chi nella sua vita si è “adagiato” sul cibo per trovare una via di fuga da una vita poco appagante. Vivere questo disagio comporta delle difficoltà che impattano inevitabilmente nella quotidianità. Molti scelgono di rivolgersi al programma proprio per riuscire a spezzare le catene, a guidarli è proprio il chirurgo texano Dottor Younan Nowzaradan, che li sottopone ad un programma di dimagrimento, fatto di dieta ferrea ed esercizio fisico e, infine, si arriva all’intervento di bypass gastrico che permetterà la minore assunzione di cibo da parte del paziente.
Attenzione, però, non è tutto oro quel che luccica e basti pensare a Sean Milliken uno dei protagonista che ha provato a correggere il tiro durante la quarta stagione, ma purtroppo il lieto fine non c’è stato, l’uomo durante le riprese è morto a causa di una crisi respiratoria. Ma attenzione a far luce sulla questione non è stata la sua famiglia, i genitori di un’altra possibile vittima, stiamo parlando di James Bonner, durante la sesta stagione si è suicidato per la depressione.
I familiari non si danno pace e credono che il dottore non sia stato capace di fornire tutti i mezzi per poter supportare il pazienze. Ma attenzione a questa lista si aggiungono altri nomi stiamo parlando di Henry Foots, deceduto nel 2013 (Le cause non sono state specificate), Giacomo Re nel 2020 (muore per insufficienza epatica e renale), Roberto Buchel nel 2017 (morto per un infarto), Lisa Fleming nel 2018 (morta per un infarto). Insomma, il polverone di critiche è stato alzato e ovviamente alcune famiglie adesso vogliono vederci chiaro e capire cosa ci sia alla base.
