Una diagnosi errata, cure intensive e ripercussioni psicologiche: così, il braccio destro di Maria De Filippi, racconta la sua storia.
Da diversi anni, Maria De Filippi è un pilastro indiscusso delle reti Mediaset, sia per i pubblico che per gli stessi collaboratori. Sebbene appaia in un certo senso riservata, la conduttrice ha sempre dimostrato una certa empatia; una caratteristica, questa, molto apprezzata.
All’interno della Facino, c’è un’altra figura di spicco: colei che non solo si occupa dello sviluppo di diversi programmi, ma che conserva anche un rapporto di grande amicizia con la donna. “A Maria, filo conduttore della mia vita”, si legge in un verso del suo libro Cupido Spostati.
Durante un’intervista per Il Corriere della Sera, la stessa affermò: “Con Maria c’è un legame di amicizia da tanti anni… Da noi, in Fascino, c’è meritocrazia. Fai strada se lavori e ti impegni”. Questa volta però, in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, la donna non ha trattato nulla di tutto questo, bensì un’esperienza che l’ha segnata per sempre.
Ad essere protagonista di questo racconto è Raffaella Mennoia, autrice televisiva di programmi come Uomini e Donne e Temptation Island, nonché grande amica di Maria De Filippi. Negli scorsi giorni, la donna ha condiviso su Instagram un’esperienza che ha profondamente segnato la sua vita.
In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, ha raccontato di essere stata vittima di un errore medico; il che le ha causato conseguenze significative per la sua salute fisica, nonché psicologica.
Anni fa, a seguito di alcuni disturbi fisici, Mennoia ha ricevuto una diagnosi di polineuropatia, una malattia autoimmune che avrebbe portato all’atrofia di alcuni muscoli. Per due anni, ha seguito una terapia intensiva presso l’Ospedale Gemelli, inclusa una cura a base di immunoglobuline e cortisone. “Ho attraversato momenti molto bui e ho trascorso due anni di cure presso l’Ospedale Gemelli,” ha scritto la donna.
Durante questo periodo, non ci ha messo tanto a capire che i sintomi degli altri pazienti erano diversi dai suoi. Decisa a vederci chiaro, si è recata alla Mayo Clinic, un ospedale di grande prestigio all’estero. Dopo un breve ricovero, ha ricevuto una nuova diagnosi, che ha escluso la malattia autoimmune precedentemente diagnosticata.
“Oggi però voglio sostenere tutti coloro che vivono la malattia Sclerosi Multipla e incoraggiare la ricerca scientifica per trovare nuove terapie e una cura definitiva,” ha dichiarato.
Nonostante i danni causati dai due anni di terapia errata, Mennoia ha scelto di non denunciare i medici responsabili; per la donna, ad oggi, è più importante sensibilizzare la ricerca, nonché dare forza a tutti coloro che vivono situazioni di forte incertezza.