Il progetto destinato al raggiungimento di circa 70 milioni di conterranei di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero, ha avuto inizio nel 2019 con la predisposizione di “Rete Destinazione Sud” di un progetto strategico di rilievo internazionale: “Ritorno in Italia”, strutturato con una programmazione quinquennale sviluppata tra il 2023 e il 2028. Questa iniziativa conta già oltre mille iscritti, di cui 500 comuni, associazioni nazionali come Borghi più belli d’Italia, federazioni come FISH Onlus (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e molteplici organizzazioni degli italiani nel mondo, principalmente argentine.
“L’adesione del Comune di Atri a questo progetto – commenta l’Assessora al Turismo del Comune di Atri, Mimma Centorame – ha come obiettivo quello di valorizzare e far conoscere, a livello nazionale e internazionale, il patrimonio artistico e culturale, le tradizioni, i costumi e l’enogastronomia del nostro territorio. Il turismo di ritorno è un progetto ambizioso con il quale si potrà permettere ai connazionali all’estero di scoprire il loro terra di origine e di vivere in prima persona i luoghi natii dei propri avi, nonché può costituire per Atri una grande opportunità per promuovere il proprio territorio, le tradizioni e le eccellenze enogastronomiche attraverso iniziative e progetti che vedranno il pieno coinvolgimento del WWF, delle associazioni culturali, delle aziende commerciali e delle strutture ricettive cittadine”.