Il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Teramo ha siglato un accordo di collaborazione con Anitec-Assinform, l’Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT) aderente a Confindustria, per attuare forme di raccordo tra il mondo della formazione e della ricerca universitaria e quello del lavoro e dell’impresa, al fine di migliorare la qualità dei processi formativi e della ricerca, favorendo la diffusione della cultura dell’innovazione e d’impresa.
Più in particolare l’accordo stabilisce una stretta collaborazione per la formazione degli associati Anitec-Assinform nell’ambito del Master di secondo livello in Innovazione e trasformazione digitale nella Pubblica Amministrazione.
«Il Master – si legge nella presentazione – fornirà a funzionari e dirigenti che lavoreranno nella PA le competenze necessarie per gestire i cambiamenti in atto. L’obiettivo è quello di costruire competenze specializzate nell’ambito della digitalizzazione e dell’innovazione (anche organizzativa), fornendo conoscenze in ambito giuridico, manageriale e informatico-digitali che consentano ai discenti di confrontarsi in un mercato del lavoro sempre più innovativo e competitivo nel quale la trasformazione digitale sarà sempre più centrale nella realizzazione dei processi».
«Una PA sempre più innovativa e digitale – ha dichiarato Andrea Ciccarelli, ordinario di Statistica Economica e coordinatore del Master in Innovazione e Trasformazione Digitale nella Pubblica Amministrazione – costituisce un volano per l’economia italiana e, soprattutto, si pone come forte acceleratore delle dinamiche d’impresa, rendendo i processi produttivi più efficienti e incrementando la produttività e il valore aggiunto delle aziende operanti sul territorio».
Maria Rita Fiasco, vice presidente Anitec-Assinform con deleghe a skills per la crescita d’impresa e politiche di genere, ha commentato: «Con questo accordo Anitec-Assinform intende rafforzare il proprio impegno a supporto della diffusione delle competenze digitali, lavorando a fianco di ogni istituzione formativa dalla scuola all’università. Di fronte all’importante sfida trasformativa imposta dal PNRR, è essenziale permeare di cultura digitale la PA che è chiamata a confrontarsi con un mercato digitale vivace, che grazie a tecnologie come intelligenza artificiale e cloud, consentirà di costruire servizi sempre più efficienti a cittadini e imprese. Non ci stanchiamo di ripeterlo: la collaborazione tra pubblico e privato – soprattutto nel mondo digitale – è essenziale per garantire al nostro paese di essere competitivo, vincere la sfida della produttività e garantire un futuro di opportunità ai nostri giovani».