Teramo. La Sezione di Teramo “Manfredo Mobilj” dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in collaborazione con il Comune di Teramo, la Provincia (Medaglia d’Oro della Resistenza) e l’Associazione culturale “Teramo Nostra” ha organizzato ieri pomeriggio la Commemorazione degli otto Martiri Teramani uccisi dai nazi-fascisti il 13 giugno 1944. La manifestazione si è svolta nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie, proprio nel luogo dove avvenne l’eccidio nazi-fascista durante l’ultimo giorno di guerra a Teramo. L’evento si è svolto nell’ambito delle Celebrazioni Ufficiali del 70° anniversario della Liberazione della Città di Teramo.
La cerimonia è iniziata, con una sentita e commossa partecipazione popolare, con la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide che ricorda il sacrificio degli otto teramani e con gli interventi del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e del presidente della Provincia Valter Catarra, che hanno ricordato l’importanza della celebrazione per onorare i Caduti.
Presente all’evento anche il Prefetto di Teramo, Valter Crudo, oltre al neo Consigliere e probabile assessore della nuova Giunta Regionale Dino Pepe. Insieme ai famigliari delle vittime, erano presenti anche il Comandante Partigiano Mario De Nigris, il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, la CGIL di Teramo e l’ANPI di Montorio al Vomano.
Il teramano Dante De Sanctis, scampato all’eccidio, ha ricordato con commozione quei tragici momenti. Poco più che ragazzino fu prelevato e messo contro il muro dell’ex Caserma Rossi dai tedeschi, che avevano già allineato i suoi giovanissimi compagni. Riuscì a mettersi in salvo allontanandosi miracolosamente e sentendo a pochi metri di distanza la brutale scarica di mitra che uccise i suoi giovani amici.
A commemorare gli otto giovani martiri sono intervenuti il Segretario Provinciale dell’ANPI Mirko De Berardinis e il Presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini. Le celebrazioni proseguiranno nella giornata di oggi, alle ore 10, in Piazza Ercole Vincenzo Orsini, con la deposizione di una corona sulla lapide dedicata ai Partigiani Caduti nella Resistenza Teramana.