L’esposimetro d’oro alla carriera della 22^ edizione del Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo”, andrà al direttore della fotografia Pasquale Rachini.
A deciderlo è stata la Giuria del Premio, presieduta dal critico e saggista cinematografico Stefano Masi, che ha voluto dare il giusto merito ad uno dei protagonisti del cinema italiano che ha lavorato con registi quali Pier Paolo Pasolini, Pupi Avati e Maurizio Zaccaro.
Rachini sarà a Teramo il prossimo 14 ottobre per ritirare il prestigioso riconoscimento e sarà per lui sarà un ritorno dopo essere stato in città nel 201, quando partecipò alla cerimonia di premiazione, salendo sul palco del cineteatro Comunale insieme al produttore Antonio Avati, fratello del regista Pupi Avati.
Il Premio Di Venanzo, organizzato dall’associazione culturale Teramo Nostra, ha già proposto alcune iniziative di questa edizione, ma il clou ci sarà nelle prime due settimane di ottobre con la consueta serie di appuntamenti a ingresso gratuito: mostre, proiezioni di film, convegni, presentazione di libri, concorsi fotografici, rassegna di cortometraggi, concerti, recital e l’ottava edizione del Premio Caporale, gestito in sinergia con l’Istituto Zooprofilattico, che propone un concorso di video che indaga il rapporto tra uomo e animale.
I protagonisti della manifestazione sono ovviamente gli autori della fotografia cinematografica, celebrati ogni anno a Teramo nel ricordo di Gianni Di Venanzo, il maestro della luce teramano, vera e propria icona della fotografia cinematografica, scomparso prematuramente nel 1966 a soli 46 anni, ma reso immortale dai film girati e illuminati per Fellini, Rosi, Antonioni e tanti altri miti del cinema.