Teramo. Venerdì 11 dicembre Teramo ospiterà il convegno “Emergenza immigrazione in Abruzzo” organizzato dall’Associazione dei Giovani Psicologi in collaborazione con Domus Caritatis e UNICEF. “Chi sono gli immigrati in Abruzzo?”, “chi lavora/studia e cosa si fa in Abruzzo per l’immigrazione”, “siamo realmente in emergenza?”. Queste sono alcune delle domande a cui Prefettura, Questura e gli operatori del settore daranno una risposta.
Mai come in questi ultimi mesi il dibattito sul rapporto immigrazione-integrazione è stato così tanto acceso e violento. Gli attentati terroristici di Parigi, la convivenza spesso forzata fra persone di diversa etnia e religione, il flusso inarrestabile di migranti dai Paesi africani, l’ombra costante del terrorismo di matrice islamica e la necessità dei governi di garantire la sicurezza nazionale hanno minato le basi della società moderna. Un’emergenza che vede l’Italia coinvolta in prima linea soprattutto per la sua posizione strategica nel Mediterraneo. E a giocare un ruolo importante nell’accoglienza di migranti, rifugiati e richiedenti asilo è l’Abruzzo. Nonostante la sua limitata estensione, sono aumentati esponenzialmente i migranti accolti dalla Regione con inevitabili ripercussioni su tutto il territorio.
Per analizzare a fondo la possibile convivenza fra abruzzesi e migranti e scattare una fotografia della mutata realtà socio-economica, l’Associazione dei Giovani Psicologi Abruzzesi, in collaborazione con il centro SPRAR di Teramo e l’Ordine degli Psicologi Abruzzo, ha promosso un convegno sul tema “Emergenza immigrazione in Abruzzo”. Alla tavola rotonda, in programma venerdì 11 dicembre 2015 nella sala provinciale San Carlo di Teramo, è prevista anche la partecipazione di Prefettura, Questura e ASL della Città di Teramo. Non mancheranno poi le testimonianze di chi da sempre si prodiga per dare accoglienza e sostegno ai soggetti più deboli, ovvero Domus Caritatis e Unicef.
“Domus Caritatis – spiega Viky Bottone, direttore della Cooperativa Domus Caritatis per le Marche e l’Abruzzo – accoglie nelle sue strutture chi fugge da guerre e tragedie che sconvolgono, quasi quotidianamente, i propri Paesi d’origine. Grazie alla passione e alla dedizione dei suoi operatori si cerca di trasmettere calore e umanità ai migranti, riaccendendo in loro una fiammella di speranza. Ma tutti noi siamo a nostra volta grati nei confronti dei nostri ospiti: il loro lottare per la vita e per la libertà è per noi tutti cooperanti uno spunto per comprendere meglio la nostra fortuna, la nostra felicità”. E conclude: ”L’augurio e il sogno sono di non dover ospitare più persone in fuga da queste guerre fratricide e terribili perché vorrebbe dire che il loro dolore ha cessato di esistere”.
Scopo ultimo dell’iniziativa è di stimolare un dibattito sulle prospettive future del fenomeno migratorio alla luce dei fatti di più stringente attualità. Sul problema “emergenza immigrazione” i professionisti del settore psicologico, sociale, legale ed educativo illustreranno sì le criticità, ma soprattutto evidenzieranno le possibilità psicologiche, sociali ed educative nonché professionali che tale fenomeno porta con sé.
Il convegno vuole quindi chiarire il concetto di “immigrazione in Abruzzo” e rispondere a domande come: “Chi sono gli immigrati in Abruzzo”, “chi lavora/studia e cosa si fa in Abruzzo per l’immigrazione”, “siamo realmente in emergenza?”.