Un premio che negli anni ha saputo imporsi nel panorama provinciale, dando lustro e visibilità a coloro che, nei vari settori, hanno dato un contributo sostanziale alla crescita di Teramo. Questo spirito di un’iniziativa, promossa da Marcello Schillaci, che vedrà svolgere giovedì prossimo alle 18, nella Sala San Carlo del museo archeologico di Teramo, la cerimonia di premiazione della settima edizione del Premio Annino Di Giacinto.
La giuria, composta da Giuseppina Bizzarri, Alessandra Gasparroni, Alberto Melarangelo e Marcello Schillaci ha deciso di premiare quest’anno sette teramani che, in ambiti diversi, hanno contribuito alla crescita culturale della città.
Si tratta di Marco Pannella per la politica e la società civile, Nerio Rosa per la cultura, Anna d’Eustacchio in rappresentanza del suo impegno nella Caritas diocesana per l’associazionismo, Stefano Cianciotta per il giornalismo, Elisa Falasca per lo spettacolo, Angela Cozzi (L’Arcolaio) per l’impresa e Grazia Ricci per gli eventi artistici e culturali.
Inoltre è stato assegnato anche un premio speciale “Ricordo di Paolina D’Antonio” a Isa Viccica Maggi, per l’impegno portato avanti in questi anni a favore del Pakistan.
La serata, presentata dalla giornalista Mirella Lelli, sarà allietata dalle note delle chitarre del M° Martin Diaz e del M° Daniele Ferretti.
Profili dei premiati
Giacinto (Marco) Pannella: “Politico che ha raggiunto nelle sue battaglie vittorie fortemente combattute, fondatore del Partito Radicale, attivista, giornalista, dotato di un eloquio graffiante che entra nelle pieghe del dibattito e della denuncia, di Marco Pannella si potrebbe parlare all’infinito. In questa sede se ne vuole sottolineare l’abruzzesità, anzi, la teramanità, espressa da lui anche attraverso alcuni termini dialettali con i quali condisce le sue conversazioni quando si trova in città. Città che non ha mai dimenticato e che non lo dimentica: nel febbraio di quest’anno la nostra Università lo ha insignito della “laurea honoris causa” in Scienze della comunicazione e lui, da teramano, si è commosso. La sua empatia travalica colori e fazioni politiche e, per questa qualità annovera, tra le sue amicizie Presidenti e Papi. La sua voce e la sua immagine non possono prescindere da una nuvola di fumo che lo avvolge ma l’essere forte e gentile saranno attributi che identificheranno sempre la sua identità”.
Nerio Rosa: “Non si può parlare di Nerio Rosa senza evidenziare la sua determinazione progettuale che lo portò, negli anni ’60 del secolo scorso, a far nascere il Liceo Artistico a Teramo. La sua inclinazione nel campo dell’arte, la sua preparazione affinata in area bolognese, i suoi contatti con artisti d’avanguardia, lo hanno sempre stimolato al fare. Lui è riuscito a portare avanti, con uguale capacità e soprattutto con passione, la sua attività di Preside e i suoi impegni di critico d’arte, individuando anche nella sua scuola elementi capaci che ha sostenuto nelle varie espressioni artistiche. Numerose le sue partecipazioni a cataloghi di mostre, a profili d’artista, a testi monografici e ai Calendari della Tercas che, per molti anni, hanno costituito una vera e propria opera d’arte con foto e riferimenti a tutto ciò che riguardava la nostra città e la nostra regione. Attento osservatore delle passate e nuove tendenze dell’arte, è stato ed è punto di rifermento di confronti e consigli che dispensa con grande esperienza”.
Caritas Diocesana (Anna D’Eustacchio): “La Caritas Diocesana, come si legge nello Statuto, è l’organismo pastorale costituito dal Vescovo al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, secondo i criteri indicati dalla Caritas Italiana, la formazione e la testimonianza della carità evangelica della comunità ecclesiale diocesana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione ai più bisognosi. Tanti i progetti realizzati dalla realtà teramana, tra i quali ricordiamo il corso gratuito per assistenti familiari, il convegno mirato alle nuove emergenze sociali dal titolo “Insieme l’integrazione è possibile”, il sostegno e l’aiuto ai rifugiati, il monitoraggio sulla disoccupazione, sulla povertà, sui precari e sugli anziani e le donne in difficoltà, l’istituzione del micro credito, il progetto della “carta equa” con il coinvolgimento di alcuni supermercati nei quali coloro che fanno spesa possono farne, in parte, anche per chi non può, la colletta alimentare e la mensa. Colonna portante cittadina di un volontariato dedito all’assistenza e sostegno di tante realtà del disagio di oggi, la Caritas Teramana è una luce che non si spegne mai”.
Stefano Cianciotta: “Giornalista economico, docente universitario e consulente aziendale Stefano Cianciotta a soli 41 anni vanta già una brillante carriera e occupa sullo spazio nazionale un ruolo di grande rispetto. Laureato in Scienze politiche con lode, Dottore di ricerca in Comunicazione e pensiero politico, ha cominciato la sua attività di giornalista nelle redazioni locali del Il Tempo e il Centro e diventa poi redattore per due anni di Teleponte. Dopo un master di II livello in Comunicazione pubblica ed istituzionale e una esperienza didattica presso l’Università degli studi di Perugia, è riapprodato nella Facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo dove è titolare del Corso in Comunicazione e gestione mediatica della crisi aziendale, tema su cui ha pubblicato nel 2014 il testo “Comunicare e gestire la crisi”. Grazie alla sue competenze e riconosciute capacità è ormai un volto familiare sulle reti televisive nazionali”.
Elisa Falasca: “Ballerina e insegnante di danza, Elisa Falasca dirige a Teramo la scuola “Tersicorea” che raccoglie un gran numero di allievi dai 3/anni in poi. Elisa scopre la danza grazie a Liliana Merlo, indimenticabile maestra, e a soli 14 anni per il suo talento si trasferisce nella Scuola di ballo dell’Opera di Roma dove si diplomerà. Rientrata a Teramo si dedica con grande capacità creativa artistica alla danza, sua grande passione, e , oltre a dedicarsi attraverso la scuola alla formazione di nuove generazioni, organizza da 3 anni il Concorso nazionale Città di Teramo “Teramo Danza” che è diventato una vetrina di rilevo su tutto il territorio nazionale: grazie infatti alla presenza di artisti di fama internazionale e di laboratori, la città di Teramo diventa meta di appassionati della danza e si fa conoscere in un panorama nazionale ed internazionale”.
Angela Cozzi (L’Arcolaio): “Qualità, artigianalità e bellezza sono le tre le icone che sostanziano la capacità imprenditoriale di “L’Arcolaio”, nella persona di Angela Perticara che si circonda, in massima parte, di figure femminili nel proprio staff. Se intrecciare trame e orditi di lino, cotone, lana e canapa, rende i tessuti di quest’impresa tra i più quotati nel mercato artigianale italiano, l’intreccio di trame con il mondo dell’imprenditoria e di orditi di idee mutuate dalla natura, dal mare, dal mondo dell’arte, fanno in modo che le loro produzioni siano presenti sui tavoli dei migliori caffè della Piazzetta di Capri o nelle collezioni presentate a Casa Abruzzo, in occasione di EXPO 2015. La determinazione nelle scelte produttive, l’osservazione dei flussi della moda coniugati al forte senso di identità artigianale abruzzese, costituiscono la forza di queste donne, di questa donna: Angela Cozzi”.
Grazia Ricci: “Ideatrice della manifestazione Shop Art di Via D’Annunzio, Grazia Ricci con il suo ingegno e la sua progettualità è riuscita rivitalizzare una zona del centro storico di Teramo attraverso la rassegna periodica artistica di strada con botteghe artigiane e iniziative culturali. Ogni primo sabato del mese via D’Annunzio si riempie di gente e si anima: Shop art è diventato un piacevole appuntamento a cui i teramani sono affezionati per una passeggiata tra antichi mestieri, laboratori di pittura, lavori artigianali, alla riscoperta di tradizioni popolari e memoria cittadina. Via D’Annunzio rinasce e si riqualifica nell’obiettivo di diventare una piccola Via Margutta teramana”.
Isa Viccica Maggi: “Persona amabile e generosa, dal sorriso amicale e rassicurante e dallo sguardo sereno, esempio di grande sensibilità e dedizione verso gli altri e il prossimo, Isa Maggi testimonia come si possa riuscire con la tenacia e la perseveranza a realizzare un sogno in un paese lontano geograficamente ma vicino nel cuore: contribuire alla realizzazione della costruzione di una scuola in Pakistan, nella missione di Islamabad dove vive suo figlio missionario. Si è cosi attivata per raccogliere i fondi e contributi necessari, reinventandosi come pittrice e decoratrice. Grazie alla sua fantasia e attitudine artistica banali bottiglie o scatole o stoffe senza valore si sono trasformate in pregevoli manufatti e oggetti dalla cui vendita è stato possibile ricavare le offerte utili per contribuire alla realizzazione dell’opera. Tanto lavoro, tanta tenacia, tanto amore ma il sogno si è realizzato”.