Teramo, in scena il successo internazionale di Massimo Ranieri

Massimo_RanieriTeramo. Dopo il successo all’Olimpya di Parigi e le tappe a Firenze e Roma, arriva a Teramo “Canto perché non so nuotare… da 40 anni”, lo spettacolo musicale di Massimo Ranieri. Portato in scena per la prima volta nel febbraio del 2007 e arrivato oggi a più di 400 repliche, è il viaggio attraverso i 40 anni di carriera del celeberrimo artista e dei successi che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

Fortemente voluto dal Comune di Teramo e dalla Società “Primo Riccitelli”, lo spettacolo è realizzato in collaborazione con la MDF Produzioni e l’Elite Agency e sarà ospitato al teatro comunale di Teramo giovedì 22 aprile alle ore 21,00.

Sarebbero già molte le richieste per quello che, nel corso della presentazione di stamane, lo stesso Maurizio Coccolito, presidente della “Primo Riccitelli”, ha descritto come lo spettacolo più di successo degli ultimi due anni. Firmando scenografia e regia, Massimo Ranieri ha, infatti, chiamato accanto a sé i migliori collaboratori artistici del panorama teatrale italiano.

Lo spettacolo è un omaggio alla sfera femminile, con un’orchestra e un corpo di ballo di sole donne. “Ci sarà, inoltre” ha commentato a riguardo Guido Campana, assessore comunale agli Eventi, “uno straordinario Federico Pisano, ballerino di tip tap davvero eccezionale che fa di questo uno spettacolo unico”. Ranieri propone una raccolta dei suoi migliori successi ed interpreta 14 brani dei più grandi cantautori italiani. Nelle due ore di spettacolo, si snoderà un racconto che vedrà proprio Federico Pisano portare in scena i sogni di “Giovanni Calone bambino”, una sorta di alter ego di Ranieri che regalerà al pubblico un finale di grande spettacolarità.

Particolarmente soddisfatto dell’evento teramano il primo cittadino, Maurizio Brucchi. “Siamo contenti di vedere a Teramo questo spettacolo” ha dichiarato in proposito. “Visto il connubio con la “Primo Riccitelli”, colgo l’occasione per sottolineare il fatto che noi non siamo “sposati” con nessuno. Mi riferisco alle polemiche di questi giorni. Le nostre porte sono aperte a chiunque voglia darsi da fare e se è la “Primo Riccitelli” a proporci possibilità di tal genere, noi ne siamo felici. Se si vuol fare cultura,  a Teramo ci sono mille possibilità, indistintamente dai soggetti. Basta lavorare e darsi da fare”.

Tania Di Simone

 

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