Nel cast, la presenza di Massimo Dapporto, Michele Placido, Lino Guanciale, Pino Ammendola, Mariano Rigillo, Edoardo Siravo, Debora Caprioglio.
Si sono concluse il 6 maggio a Roma le riprese del docufilm «Un marziano di nome Ennio», il terzo progetto diretto dal regista e compositore Davide Cavuti.
L’ultimo ciak battuto ha visto la partecipazione straordinaria dell’attore Michele Placido, che interpreta, nel film di Cavuti, il ruolo di Vittorio De Sica.
«Ieri abbiamo concluso le riprese del docufilm su Flaiano in una location straordinaria, l’“Accademia Nazionale dei Lincei” e la “Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana” di Roma che ringrazio per la preziosa collaborazione. – ha dichiarato il maestro Davide Cavuti -. Ho scelto di raccontare Flaiano attraverso le sue straordinarie opere e con i personaggi che hanno condiviso il suo lavoro nel mondo del cinema e non solo. L’ultima giornata di riprese ha visto protagonisti sul set i personaggi di Vittorio De Sica, interpretato da Michele Placido, del produttore cinematografico Peppino Amato (Pino Ammendola) e dell’attrice americana Linda Darnell (Angelica Cacciapaglia). Le parole di Flaiano sono sempre molto attuali: tra i suoi tanti aforismi, mi piace ricordare questo: “Singolarità di un paese dove si diventa mendicanti per vocazione, dittatori per scrivere e scrittori per farsi coraggio”. Un paese dove non si investe sulla cultura rimane fermo e non permette la costruzione dei sogni e il cambiamento verso il meglio».
Nel cast del docufilm, sono presenti alcuni attori importanti del panorama cinematografico e teatrale italiano: oltre a Placido, sono presenti Massimo Dapporto (che interpreta Ennio Flaiano), Mariano Rigillo (Federico Fellini), l’attore Lino Guanciale (un giornalista); e poi Edoardo Siravo Debora Caprioglio, Maria Letizia Gorga, Annalisa Favetti. Accanto a loro ci sono i contributi di autorevoli personaggi del mondo del cinema e della cultura tra cui Enrico Vanzina, Giuliano Montaldo, Paola Gassman, Masolino D’Amico, Giuseppe Rosato.
Il sodalizio artistico tra il regista Michele Placido e Davide Cavuti si è manifestato in molte produzioni sia al teatro che al cinema: Placido ha coinvolto il compositore Cavuti in molte sue produzioni e regie per film quali “Il Grande Sogno”(2009) con Riccardo Scamarcio, Luca Argentero, Jasmine Trinca, “Vallanzasca – gli angeli del male” (2010) con Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, “Itaker – Vietato agli italiani” con Francesco Scianna e lo stesso Placido. Nel 2016 Placido è stato diretto da Cavuti nei lavori su Alessandro Cicognini (“Un’avventura romantica”), presentato al 73esimo “Festival del Cinema di Venezia”, “Preghiera” (documentario del 2017 dedicato al sisma dell’Aquila e del centro Italia), “Lectura Ovidii” (2019), in omaggio al poeta latino Ovidio e presentato in prima mondiale a Toronto.
La collaborazione in teatro li ha visti protagonisti in recitals di successo e in tanti spettacoli con la regia dello stesso Placido e le musiche di Cavuti tra cui “Così è (se vi pare)” di Luigi Pirandello, “I Fatti di Fontamara” di Ignazio Silone, “Prima che il sogno” di Giorgio Albertazzi per il Teatro di Roma, “Un incontro tra cinema e teatro” di Michele Placido per MuTeArt produzioni, “Sciuscià e altre storie” prodotto dal “Centro Studi Nazionale Cicognini” e “Amor Y Tango” del 2020, in prima assoluta al “Teatro Franco Parenti” di Milano. Placido è presente anche in due delle produzioni discografiche di Cavuti: “I capolavori di Alessandro Cicognini” (2015) e “Vitae” (2016).
«Michele Placido è un attore unico e lo ringrazio per la sua partecipazione straordinaria anche a questo mio lavoro su Flaiano, autore che lui da sempre ama. – ha commentato Cavuti – Placido mi ha fatto debuttare nel mondo del cinema come compositore nel suo film autobiografico “Il grande sogno” con Riccardo Scamarcio. Tanti i titoli in teatro e al cinema che mi hanno visto affianco al suo nome. È un’artista completo, speciale, generoso e, stargli accanto, è sempre un momento di apprendimento. È un onore per me averlo diretto nei miei tre precedenti lavori cinematografici e un privilegio assoluto averlo avuto anche in quest’ultimo progetto dedicato a Flaiano».
Il soggetto e la sceneggiatura del film sono firmati dallo stesso Davide Cavuti, che si è liberamente ispirato alla vita e alle opere dello sceneggiatore e scrittore pescarese; il cast tecnico è composto da Matteo Veleno (direttore della fotografia), Annalisa Di Piero (scenografia e costumi), Valentino Antinolfi (fonico in presa diretta), Emanuele D’Ancona (assistente alla regia), Antonio Quattromani (trucco), Pietro Nissi (collaboratore, editore e fotografo di scena). Le riprese si sono svolte a Roma, Fregene, Pescara.
Davide Cavuti, laureato in ingegneria elettrica è attivo come compositore autore e regista e ha vinto il «Premio Flaiano» nel 2017 per la regia del film «Un’avventura romantica» e il riconoscimento internazionale «Award of Excellence», nel 2019, a Toronto per il film «Lectura Ovidii», entrambi presentati alla “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”; alla sua attività di compositore cinematografico e teatrale per film e spettacoli diretti da Michele Placido, Ugo Pagliai, Edoardo Leo, Giorgio Pasotti, Anna Foglietta, Lino Guanciale ha affiancato il suo impegno nella valorizzazione di alcuni grandi personaggi del passato nati in Abruzzo, realizzando, nel corso degli anni, spettacoli teatrali, recital e concerti messi in scena con attori come Lino Guanciale, Paola Gassman, Michele Placido e i compianti Giorgio Albertazzi, Arnoldo Foà, Flavio Bucci; è direttore, sin dalla sua fondazione, del «Centro Studi Nazionale Alessandro Cicognini» per la musica applicata. Vanta collaborazioni con Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Nicola Piovani e, nel 2017, ha ricevuto il prestigioso «Premio Carlo Savina» per la musica da film. Nel 2019, ha pubblicato il libro «Le Vite».