Tara Gandhi a Pescara.: “Salvate il vostro fiume”

taragandhiPescara. Emozionante l’incontro tenuto questa mattina presso la sala consiliare del Comune con Tara Gandhi, nipote del Mahatma, che ha tenuto una lectio magistralis sull’acqua e sul futuro del fiume Pescara. Tantissimi gli studenti che hanno seguito l’incontro promosso dall’associazione Articolo 3 per aprire un capitolo importante sul futuro del fiume Pescara, uno fra i bacini più inquinati d’Italia e che aspetta da anni la sua più volte annunciata rinaturalizzazione.

Sono stati proprio i giovani presenti ad accoglierla con calore e meraviglia nel suo sari verde, al suo ingresso in sala. A loro, invece, Tara Gandhi ha raccontato del gemellaggio ideale tra il suo Gange e il fiume Pescara: “Dovevo partecipare ad una conferenza per salvare il Gange”, esordisce Tara, “ma partivo per l’Italia e ho detto di no, poi mi ritrovo qui a parlare del fiume Pescara, così voglio considerare questa anche come l’occasione per salvare il Gange”. Paralleli continuamente ripetuti tra il fiume abruzzese e il gigante sacro indiano, utilizzati anche per tracciare paragoni tra le situazioni dei due paesi. “Nel mio paese viviamo contraddizioni enormi, abbiamo una grande storia, ma abbiamo inquinato l’acqua, e nei paesi dove i fiumi sono inquinati e l’acqua non si può bere, regna sempre la violenza”, racconta Tara Gandhi, “Di questo non dobbiamo dare sempre colpa al governo, in democrazia contano i cittadini, ma dobbiamo dare ai nostri bambini e ai nostri giovani una coscienza diversa che non porti alla violenza e in questo l’Occidente può aiutarci”. Un binomio, inquinamento-violenza, di cui Tara Gandhi è propugnatrice in tutto il mondo, ispirato dalla nonna paterna, la moglie di Gandhi, che le faceva notare la coincidenza fra violenza e inquinamento. “Il fiume per un paese è vita, un fiume inquinato è segno di una vita che incontra la violenza”, spiega, “per questo il mio appello è salvate il vostro fiume e consegnate ai vostri figli un futuro senza violenza. E’ il regalo più bello che una madre possa fare al proprio bambino”.

 

Daniele Galli


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