Pescara. Dalla periferia “schifosa” di Pescara alla ribalta musicale nazionale, sognando una Panda: il cantautore Andrea Piermattei con Meno male mette i piedi alle soglie del successo con la S maiuscola ma li mantiene saldi a terra ridendo in faccia alle major discografiche.
Parte benissimo, in barba allo spirito riduttivo del titolo, l’esordio mainstream del cantatore pescarese, lanciato in questi giorni dal Tg Com con il video del nuovo singolo, una ballata pop apparentemente leggera e spensierata che cela il conflitto interiore dell’artista nel rapporto con la realtà artistica e commerciale al giorno d’oggi.
La storia di un artista che propone arte e coerenza ma che poi, confrontandosi con il mercato, è costretto, seguendo a malincuore il suggerimento manager e produttori sempre pronti a piegarsi alla canzonetta e al tormentone. “Ti sei venduto per della musica, ma sempre meglio che vendere musica” è, invece, il tormentone di Meno Male, che di canzonetta ha il timbro ma rinfaccia a chi ambisce al cantautorato che “lavorare per anni alla coerenza serve solo a disoccupare”.
Una critica ai compromessi ribadita anche nel videoclip, da oggi in rete, sullo scenario alla MTv dove conta più il gossip che i testi, dove è più importante ciò che si dice di un cantante che ciò che dice e canta. Così spernacchia i titoloni da breaking news hastaggate (“Scientology aderisce ad Andrea Piermattei, #Piermattology) e ricorda che è la sostanza a fare l’artista, “in assoluto la parola più abusata, sempre colpa degli anni ‘90”.
Forse la ricerca dell’affermazione di una figura, ormai scomparsa dal palco e dalle casse, che ai più potrebbe puzzare di snobbismo, forse Piermattei ricorda bene da dove arriva e sa come è arrivato dove è arrivato: “Cresciuto in un posto abbastanza schifoso”, recita la sua biografia, “non per le persone che ci abitavano, proprio perché era un quartiere periferico moderatamente invivibile. I suoi genitori però sono persone ok: il papà è stato operaio e la mamma è casalinga e nella loro casa è sempre stato molto importante il concetto di sbattimento epocale per ottenere ciò che si desidera e non si ha (più o meno tutto)”. Ecco perché, dovesse confermare il successo di cui sta annusando il profumo dall’uscio, “se va bene compro la mia prima macchina, una Panda”, dice Andrea Piermattei, ridimensionando i sogni di un Jovanotti che, col primo contratto, si comprò una 883 ringraziando i fan.
Fin qui è arrivato a piedi, vincendo Vocidomani nel ’97 con Diario di un assassino, aprendo i concerti di Neffa, Avion Travel, Samuele Bersani e tanti altri, e arrivando alle finali del concorso Video Clip the Radio Star, indetto da Fandango Edizioni, con il video di Qual era.
Adesso Meno Male, che può essere fischiettato facilmente ma anche pensato, a soli 99 centesimi su Itunes. Un’ottima opportunità, come è successo ai vari Cristicchi e Caparezza, per dare nuovo lustro alla canzone italiana aggiungendo ironia e un pizzico di riflessione tralasciando il solito brano standard trito e ritrito.